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L’Amtab taglia le corse con pochi passeggeri, ma gli studenti insorgono: “Danneggiati”

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:57
La cura dimagrante applicata dall’Amtab e dal Comune per tagliare le corse considerate inutili sta avendo le prime ripercussioni, con l’avvio del nuovo anno universitario. I primi ad essere penalizzati sono stati i tirocinanti dell’ospedale Di Venere che a partire da oggi si sono ritrovati con una linea 6 ridotta: non raggiunge più il quartiere Santa Rita ma si ferma a Poggiofranco.

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“Con il 6 – denunciano gli studenti – arrivavamo da Poggiofranco a Carbonara in cinque – dieci minuti sia all’andata che al ritorno. Mentre ora per tornare ad esempio a Poggiofranco bisogna prendere l’11 o l’11/, scendere in via Giulio Petroni e lì attendere il 27 (con notevoli ritardi) oppure procedere a piedi”.

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Insomma, il taglio delle corse funzionerebbe (anche perché fa risparmiare) ma solo se vengono garantiti gli orari e le coincidenze.

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 “Credo  – commenta Carlo De Matteis, consigliere di amministrazione per la coalizione Up  – sia una situazione da risolvere immediatamente con un servizio alternativo o tornando sui propri passi: il disagio causato agli studenti, che peraltro oltre alla didattica seguono anche il tirocinio e fanno dunque un servizio alla comunità, è quantomai evidente e rischia di diventare ancor peggiore con la ripresa delle normali attività. Non è possibile pensare che nel 2016 non vi sia una pianificazione corretta delle linee cittadine in base anche alle esigenze della comunità accademica”.

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De Matteis ricorda il progetto “Linea UniBa”, una sorta di navetta di collegamento tra i diversi plessi universitari. “Sono due anni che chiediamo al Comune di varare questa linea – conclude –  che avrebbe posto rimedio a situazioni di questo tipo connettendo tutti i poli didattici delle Università baresi, ospedali inclusi vista la didattica erogata, nonché le stazioni di interscambio per la mobilità extraurbana. Purtroppo, a oggi, nonostante le promesse di confronto tutto è fermo, compreso il tavolo tecnico convocato a luglio e di cui non si hanno più notizie”. E conclude: “Mi auguro che gli assessorati coinvolti  comprendano la situazione, venendo incontro alle esigenze di studenti che vogliono solo arrivare in orario per le normali attività di reparto. Nella giornata di oggi riprenderanno i tirocini e tutto tace, ma è necessario rintracciare immediatamente una soluzione”.
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