A Taranto è stata eseguita dai carabinieri l’ordinanza con cui il Gip presso il Tribunale di
Bari ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei fratelli
Angelo e Massimo Dedamiani per il reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale,
aggravato dall’uso di un’arma.
La richiesta è stata avanzata dalla Procura della Repubblica di Bari, a seguito di una articolata attività di indagine, che ha consentito di accertare che entrambi gli indagati il 22 maggio 2018, nel corso di una verifica amministrativa presso la sala scommesse Free World Srls di Bitonto (di cui era titolare Angelo Dedamiani), con violenza – uso di arma e minaccia di ingiusti danni ai familiari – avevano costretto funzionari ispettori dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Stato di Bari a omettere i controlli sui personal computers presenti nell’esercizio e a redigere un falso verbale.
I computer – la cui presenza all’ interno della sala scommesse era stata rilevata anche in seguito ad una successiva verifica amministrativa eseguita il 3 luglio scorso congiuntamente da militari della Guardia di Finanza e del Nucleo Investigativo dei Carabinieri, con redazione di verbale nel quale si constatava l’ idoneità alla connessione telematica per siti di gioco on line – non sono stati rinvenuti in occasione dell’esecuzione delle operazioni di perquisizione e sequestro disposte immediatamente dopo dalla Procura.
L’ ordinanza è stata eseguita w Taranto, presso la locale Questura, dove i fratelli Dedamiani si sono presentati dopo l’ emissione del provvedimento di latitanza.