Michele Emiliano si è congedato dall’aula del Consiglio regionale nell’ultima seduta della legislatura. Il presidente uscente ha rivolto un messaggio di commiato ai colleghi e alla Puglia. “Mi viene in mente Piero Angela – ha detto – quando spiegò di essere arrivato fino a lì, avendo fatto tutto ciò che poteva. Anch’io ho fatto quello che era nelle mie possibilità. Avrei potuto dare una mano in un ruolo diverso, ma non mi lamento: in politica nulla è obbligatorio e nulla crea un diritto soggettivo ad andare avanti. Si accetta ciò che accade”.
Emiliano ha fatto poi riferimento, senza mai citarlo, al veto posto dal candidato del centrosinistra Antonio Decaro sulla sua candidatura. “Non cambierà di un millimetro il mio atteggiamento verso la Puglia e verso la mia parte politica – ha aggiunto –. Posso essermi arrabbiato, ma mi è già passato. L’importante è che l’insieme delle cose vada avanti. Il mio lavoro non era affermare un punto di vista personale, ma provare a cambiare una situazione che sembrava impossibile da cambiare”. Guardando al futuro della Regione, Emiliano ha sottolineato che oggi “La Puglia è una Ferrari”.
“Ogni tanto dovrà andare in officina – ha detto – magari per cambiare il motore, ma resta una Ferrari. Auguro a chi verrà di proseguire questo cammino senza ansie, con la stessa passione e con lo stesso amore. Da cittadino, credo di avere maturato almeno il diritto di dire la mia. Sono sereno e felice per tutto quello che è accaduto. Questa felicità spero sia il dato fondamentale con cui andare avanti. In bocca al lupo, e viva la Puglia”, ha concluso.