La sanità al centro, ma con uno sguardo concreto al mondo del lavoro e alle esigenze delle imprese. Antonio Decaro, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, ha incontrato a Bari gli imprenditori nella sede di Confindustria, ribadendo che il futuro della regione passa da una sanità più efficiente e da una collaborazione più stretta tra pubblico e privato.
“Il tema più sentito dai pugliesi è quello della sanità – ha spiegato – ma in realtà riguarda tutti gli italiani, anche chi vive in territori più avanzati grazie alle maggiori risorse statali. Serve una riorganizzazione che parta dalle liste d’attesa e dalla medicina territoriale. Le Case di comunità, finanziate dallo Stato, rappresentano un’occasione da non perdere”.
Decaro ha ricordato i passi avanti compiuti negli ultimi anni: “La Puglia ha migliorato i livelli essenziali di assistenza, passando dalle ultime posizioni della classifica nazionale a risultati incoraggianti. Ma bisogna continuare a lavorare con costanza e attenzione, perché la salute dei cittadini resta il punto di partenza di ogni programma politico serio”.
Durante l’incontro, il candidato ha affrontato anche i temi economici più sentiti dagli imprenditori: “Abbiamo parlato di meccatronica, turismo, logistica e sanità – ha raccontato – ma soprattutto della necessità di costruire vere filiere produttive. Il mio obiettivo non è essere un presidente ‘al servizio delle aziende’, ma un presidente che lavora insieme alle aziende per migliorare la vita dei pugliesi”.
Un passaggio anche sull’occupazione e sulle disuguaglianze territoriali: “Lavoro e sviluppo non devono fermarsi alle aree più forti. A Foggia, ad esempio, il tasso di occupazione è inferiore di 11 punti rispetto alla provincia di Bari e di 5 o 6 punti rispetto a Taranto e Brindisi, dove si rischia una nuova crisi industriale. Le risorse andranno destinate prima di tutto dove c’è più bisogno”.
Infine, un accenno alle liste elettorali: “Sto curando solo quella del presidente – ha precisato – coinvolgendo amministratori locali che hanno condiviso la mia esperienza all’Anci, insieme a persone del mondo del lavoro, della società civile e delle professioni. Le altre liste le stanno preparando i partiti e i movimenti civici, ma prima di firmare voglio leggere tutto: voglio sapere chi c’è”.