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Bari, al Libertà chiude anche l’ambulatorio. Monta la rabbia: “Abbandonati, senza servizi e in balia della mafia”

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:40
Giostre Redentore

“Stiamo affossando sempre più nel degrado”. E’ solamente uno dei commenti ormai di rassegnazione di una donna residente nel rione Libertà alla notizia che nel quartiere sparirà l’ambulatorio dell’Asl. In realtà, tra le strade che si diramano attorno alla chiesa del Redentore, punto di riferimento per l’intera comunità, la perdita di speranza è un sentimento diffuso: i cittadini, qui, si sentono abbandonati. Colpa anche di una recente serie di rapine, borseggi e aggressioni che ha aumentato il senso di insicurezza e illegalità. L’ultima notizia che ha mandato su tutte le furie i cittadini è, però, la chiusura dell’ambulatorio di via Crisanzio.

Le rassicurazioni del direttore generale dell’Asl

“L’interruzione del servizio è solo temporaneo – spiega il direttore generale dell’Asl Bari, Vito Montanaro – l’edificio è di nostra proprietà ma è ormai quasi inagibile e dobbiamo obbligatoriamente ristrutturarlo. Per completare i lavori serviranno dai 6 agli 8 mesi”. Quindi, se i tempi saranno rispettati, nel 2018 dovrebbe essere riaperto. “Assolutamente sì, la chiusura è momentanea”, chiosa il direttore generale che si dice disponibile a discuterne pubblicamente con i cittadini.

La questione sicurezza

Sul fronte sicurezza, invece, c’è chi si chiede che fine abbiano fatto le promesse fatte un paio di settimane fa dal sindaco Antonio Decaro, ad esempio quella di un presidio fisso da parte delle forze dell’ordine. Proprio oggi il consigliere del I Municipio, Italo Carelli (M5S) ha protocollato una richiesta scritta indirizzata al sindaco: “La nostra realtà – scrive – ha visto aumentare in modo considerevole gli episodi criminosi di tipo predatorio, rapine e furti, a danno di attività commerciali e singoli cittadini, il dilagare dello spaccio di sostanze stupefacenti, che pregiudicano la tranquillità e sicurezza” dei residenti. Per questo, il consigliere chiede che “vegano repentinamente poste in atto tutte le azioni di contrasto enunciate dal sindaco il 28 febbraio scorso ma non eseguite”. Cioè, “il supporto di reparti mobili e polizia e carabinieri così da garantire , specie nelle ore serali e notturne, un presidio territoriale; intensificare il coordinamento tra le forze dell’ordine e la polizia municipale; predisporre programmi per il contrasto alla criminalità”.

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