“Dobbiamo continuare a giocare con dignità e col massimo impegno. Non esiste nel mio vocabolario la parola smettere. Fino alla fine del campionato non staccheremo la spina, finché ci sarà la possibilità di prendere il treno play off”.
Stefano Colantuono ci crede ancora. E, prima della sfida di domani al Partenio di Avellino, prova a caricare il suo Bari in cerca di tre punti contro la squadra campana, che possano tenere viva la speranza di agganciare gli spareggi promozione. Spareggi che, vista l’andatura delle prime tre in classifica, non è detto si disputino.
“Quella di domani è una partita tosta – ha spiegato l’allenatore in conferenza stampa – e dobbiamo pensare ad affrontarla al meglio, perché il nostro obiettivo è quello di fare tre partite importanti ad Avellino, con l’Ascoli in casae nella trasferta di Ferrara con la Spal. Poi, a fine campionato, tireremo le somme e vedremo dove saremo arrivati. Ma sempre con la testa alta”.
Colantuono torna sul momento di difficoltà attraversato dalla squadra biancorossa, costretta sotto la sua gestione a inseguire, perché presa a novembre a tre punti dai play out e quattro dai play off. “Vedo il bicchiere sempre mezzo vuoto. Non ero soddisfatto del tutto quando le cose andavano bene, figuriamoci quando le cose sono andate male. In alcuni casi siamo stati bravi a sopperire alle difficoltà ma abbiamo fatto comunque un lavoro di grande personalità. Perché si continua a parlare di mancanza di orgoglio, ma la squadra si è sempre impegnata al massimo. Nonostante le nostre difficoltà a Salerno abbiamo fatto una buona partita e avuto anche la possibilità di vincerla. Un paio di occasioni le abbiamo create anche se non abbastanza nitide. Per questo dico – aggiunge – di continuare a lavorare con serietà come abbiamo fatto dal primo giorno e a fine campionato vedremo la classifica”.
Sull’obiettivo serie A della piazza, l’allenatore laziale sottolinea come: “Bari sia una città importante, con un pubblico che non merita di stare in questa categoria, ma ci vuole un attimino di pazienza, calma e programmazione. Quest’anno il percorso è stato tortuoso fin dall’inizio, da quando siamo arrivati abbiamo fatto una rincorsa e abbiamo creato aspettative altissime, entrando in zona play off, sperando addirittura nel quarto posto, e uscendone dopo. Ma non do colpe a nessuno per la gestione precedente. Il nostro impegno rimane comunque il massimo. Se a fine campionato – conclude – non saremo riusciti a raggiungere i play off sarà dovuto a una serie di problematiche e non per indolenza o non voglia di lavorare”