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Bari, salvato da un tumore al colon, scrive una lettera a Emiliano: “La buona sanità esiste”

Pubblicato da: redazione | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:44

“Buongiorno signor presidente Emiliano, non per piaggeria ma perché lo ritengo doveroso da cittadino, desidero segnalare alla Sua cortese attenzione ed esprimere pubblicamente tutta la mia soddisfazione e compiacimento per la perfetta organizzazione, professionalità, dedizione verso il malato e trattamento che ho ricevuto presso la clinica Santa Maria di Bari”.

Inizia così la lettera che Nicola Valenzano, 54 anni, ha inviato a Michele Emiliano, dopo la sua guarigione da un pericoloso tumore al colon, avvenuta grazie all’equipe medica dell’ospedale Santa Maria di Bari. Un caso di “buona sanità”, che il paziente ha ritenuto doveroso segnalare alle istituzioni: la diagnosi tempestiva, la professionalità del reparto di Chirurgia generale guidato dal professor Giuseppe Piccinni e la cura e la sensibilità nei confronti del paziente hanno salvato la vita del signor Valenzano, che non ha esitato a esprimere tutta la sua gratitudine e la sua soddisfazione.
“Abbiamo riscontrato un adenoma villoso con displasia di alto grado del colon di destra di dimensioni tali da non permettere la resezione per via endoscopica – spiega il professor Piccinni – quando si parla di displasia si intende il momento in cui le cellule si stanno evolvendo in maniera anomala, cioè trasformando per dare origine al carcinoma. Per questo abbiamo avviato immediatamente il paziente ad un intervento chirurgico”.

La diagnosi tempestiva ha permesso di intervenire sul paziente con un metodo poco invasivo. Il paziente è stato infatti dimesso dopo qualche giorno e ha ripreso a svolgere tutte le normali funzioni della vita quotidiana, compreso il suo lavoro. “Dal primo istante i cui ho messo piede nell’ospedale Santa Maria – scrive nella lettera – non mi sono sentito un problema ma accolto e “coccolato” con una cortesia e gentilezza che mi hanno fatto dubitare di essere a Bari, grazie a loro il mio problema è stato risolto, e per lo più in convenzione con la struttura pubblica. Per questo, secondo me, quello della Santa Maria è un esempio da seguire altrove”.

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