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Bari, un presidio fisso di polizia al Libertà, più telecamere e stop alla vendita di alcolici di sera: così il sindaco sfida i clan

Pubblicato da: Francesca Romana Torre | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:28

Presidio permanente della polizia nel quartiere Libertà. Dopo l’operazione di ieri mattina, che ha portato all’arresto di cinque estorsori del quartiere Libertà appartenenti al clan degli Strisciuglio, non si arresteranno le operazioni di lotta e prevenzione delle criminalità organizzata in tutti i quartieri di Bari, incominciando proprio dal centro. Per questo motivo si costituirà nei prossimi giorni un presidio permanente della polizia nel quartiere, a cui si aggiungeranno delle operazioni ad alto impatto, di cui una in tempi molto brevi.

Sono state state proprio le segnalazioni di Decaro, raccolte tramite i commercianti, a portare agli arresti di ieri. “Quello che ho fatto – puntualizza il sindaco – è stato solo fare una passeggiata in questura. Il resto è tutto merito delle forze dell’ordine”. Il sindaco e l’associazione Antiracket si rivolgono a tutta la città e invitano i commercianti a denunciare episodi di estorsione e di usura. “Bari sta rispondendo positivamente – registra Renato De Scisciolo, dell’associazione Antiracket – al processo per gli arresti di ieri si costituiranno a parte civile, oltre al Ministero dell’Interno, ala Fondazione antiusura italiana e alla nostra associazione, anche i commercianti vittime di estorsioni”. “L’esempio di questi commercianti è importantissimo – continua – perché dimostra che la strada giusta è quella di denunciare e fidarsi dello Stato, delle istituzioni territoriali e delle associazioni impegnate, con la possibilità di accedere ai fondi previsti che hanno consentito ad alcuni imprenditori vittime del racket di avviare una nuova attività e tornare a guardare al futuro”.

Sicurezza e decoro urbano

“Non sono uno sceriffo – puntualizza Decaro – ma il Comune farà delle azioni per migliorare il decoro urbano, che andranno a incidere anche sulla sicurezza”. Per evitare i disordini dello scorso anno per la festa di San Nicola, l’amministrazione ha previsto dodici corsi con relative licenze per regolarizzare gli ambulanti delle “fornacelle”. In più, con una modifica del bando “Nidi”, gli ambulanti potranno chiedere fondi per acquistare attrezzature e furgoni, evitando qualsiasi tipo di attività irregolare. Due isolati del quartiere Libertà saranno utilizzati come campione per l’illuminazione a led, che andrà a sostituire quella attuale. Se la prova andrà a buon fine, saranno sostituite tutte le luminarie entro la fine dell’anno. Saranno emanate, inoltre, nuove ordinanze. “Si inizierà con un’azione anti-abbandono delle vetrine sfitte di via Manzoni – spiega Decaro – per evitare situazioni di degrado e si continuerà imponendo degli orari di chiusura a quei locali che vendono alcolici, in determinate zone”.

Anche l’informatica sarà al servizio della sicurezza. “Nei prossimi mesi – conclude il sindaco – partiremo con altre iniziative che ci permetteranno di fare delle verifiche puntuali sulla percezione della sicurezza in città, in modo da confrontare la percezione con i reati effettivamente commessi, così da disporre di dati aggiornati, utili per costruire, insieme alla Prefettura, il “crime mapping” della città e prevedere interventi puntuali e mirati”.

La protesta dei residenti

Nel frattempo, i residenti dell'”Arca – Centro di iniziativa democratica” e dell’associazione “Residenti di via Manzoni e dintorni” contestano “una assoluta mancanza di controlli da parte delle forze di polizia” a cui “sta corrispondendo un accentuarsi dei fenomeni criminali”. “Chiediamo quindi immediatamente al Sindaco, al Prefetto e ad ogni altra autorità preposta – continuano – di mettere in atto nella zona di via Manzoni un controllo del territorio simile a quanto già avviene in piazza Umberto, piazza Cesare Battisti e nelle altre vie centrali, a cui devono altresì corrispondere interventi di lungo periodo sulle cause sociali di questi fenomeni. Il rischio per la pubblica sicurezza è serio e reale. Il Libertà non è morto, ma ha bisogno di cure e attenzioni immediate”.

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