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Bond Argentina, la Corte d’Appello di Bari condanna la Bcc a risarcire coppia

Pubblicato da: redazione | Mer, 10 Maggio 2017 - 08:00
Uffici Giudiziari - Tribunale di Bari - Borderline24 il giornale

La Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari è stata condannata dalla Corte d’appello di Bari a risarcire una coppia di coniugi per i risparmi investiti in Bond Argentina. Ne dà notizia Massimo Melpignano, vice presidente della Adusbef Puglia.

La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel 2007, quando la coppia decise di far causa alla banca dopo aver visto volatilizzarsi nel nulla i propri risparmi fatti investire in obbligazioni della Repubblica Argentina, uno dei più grossi crack finanziari della storia e che ha riguardato tantissime famiglie italiane e anche baresi.

La Corte d’Appello di Bari con una articolata sentenza – presidente e relatore Egiziano di Leo, consiglieri Grillo e Giancaspro), ha condannato anche in appello la banca a risarcire i consumatori, obbligandola a restituire le somme investite oltre interessi e le spese del doppio grado del giudizio. “E’ evidente l’inosservanza, da parte della banca intermediaria, dell’obbligo di correttezza posto a suo carico dalla legge, avendo la stessa compiuto l’operazione di investimento, nonostante non avesse opportunamente avvisato la (…) cliente dell’inadeguatezza, rispetto al suo profilo di rischio, dell’operazione in questione” è lo stralcio della sentenza riportato da Adusbef.

La banca non avrebbe dimostrato di aver fornito adeguate e specifiche informazioni sulla natura, sui rischi e sulle implicazioni della operazione di acquisto delle obbligazioni “Argentina”.

“Ci sono voluti 10 anni di battaglia giudiziaria e due gradi del giudizio – ha dichiarato l’Avv. Massimo Melpignano, vicepresidente Adusbef per la Puglia e che ha difeso i consumatori contro la banca – per far affermare anche in questo caso il principio della specifica responsabilità professionale della banca, che ha l’obbligo di fornire informazioni approfondite ai clienti e di verificare che l’investimento sia compatibile con le conoscenze finanziarie e la propensione al rischio dei consumatori. Un grazie particolare va ai cittadini protagonisti di questa vicenda giudiziaria, che per tutto questo tempo non hanno mai smesso di lottare e di credere nella Giustizia. Ci auguriamo che questa storia sia d’esempio positivo per le tante persone che oggi sono impegnate per recuperare i risparmi persi in azioni svalutate ed in azioni illiquide”.

Il testo integrale della sentenza è pubblicato ed è scaricabile dal sito Adusbef www.adusbef.bari.it.

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