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La ginecologa: “Prostituzione e malattie veneree? Poche info e budget ridotti per campagne anti-Aids”

Pubblicato da: Michele De Feudis | Mer, 22 Marzo 2023 - 11:53
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Il fenomeno della prostituzione in Italia? Numeri con evidenti risvolti sociali e legati alla salute pubblica. Secondo le statistiche della Commissione Affari sociali della Camera, le prostitute sarebbero in Italia dalle 50.000 alle 70.000. Circa 25.000 sarebbero immigrate, 2.000 minorenni e più di 2.000 le donne e le ragazze ridotte in schiavitù e costrette a prostituirsi. I principali Paesi da cui provengono le persone trafficate sono Cina, Nigeria, Thailandia, Albania, Bulgaria, Bielorussia, Moldavia e Ucraina. Nei primi cinque mesi del 2016 sono arrivate in Italia duemila giovani donne africane, delle quali una su cinque è minorenne. Abbiamo commentato questi dati con Principia Perrone, ginecologa della scuola del professor Filippo Boscia.rnrnDottoressa Perrone, la prostituzione e la tratta delle giovani donne straniere ha effetti sanitari. Di che tipo?rnrn“Si registrano patologie veneree in costante ripresa. E si manifestazioni in forme secondarie, differenti rispetto al passato”.rnrnChe rischi corrono i clienti di prostitute?rnrn“C’è una elevata percentuale di rischio di contrarre infezioni a trasmissione sessuale”.rnrnIl trend degli ultimi anni?rnrn“I numeri forniti da uno studio dell’Istituto superiore della Sanità rilevati Dal 1 gennaio 1991 al 31 dicembre 2013, grazie al Sistema di sorveglianza – sintesi di decine di laboratori nelle varie regioni ha segnalato ben 103.028 nuovi casi di Ist, infezioni sessualmente trasmesse. E per alcune tipologie si assiste ad una crescita costante, anche perché in molti casi si assiste ad uno sviluppo patogeno diverso da quello prevedibile in Italia”.rnrnLa natura delle infezioni?rnrn“Possono essere batteriche, virali come l’Aids, parassitarie (nel caso della scabbia), micotiche (la candida)”.rnrnL’Aids era la peste del secolo scorso. Lo è ancora?rnrn“Secondo “La Stampa” ogni giorno in Italia 11 persone si scoprono sieropositive. Il dato di 4000 all’anno è però al centro di un dibattito scientifico e statistico. Di sicuro è stata abbassata la guardia e le conseguenze sono evidenti. Un terzo dei sieropositivi è straniero e si registra una crescita esponenziale di gonorrea e sifilide, ritenute indicatori indiretti”.rnrnQuella con conseguenze più pericolose?rnrn“Nel caso della clamidia, il decorso porta alla sterilità o all’infertilità. Sifilide e gonorrea sono strettamente collegate alla frequentazione di prostitute, e possono essere trasmesse dall’uomo che le contrae ad altri ulteriori partner”.rnrnCi sono strumenti di protezione per limitare i rischi di infezioni?rnrn“Fondamentale risulta il preservativo, non protegge al cento per cento, ma è l’unico strumento per limitare i pericoli”.rnrnCi vorrebbero campagne di informazione più accurate?rnrn“Il ministero della Salute per le campagne sulla lotta all’Aids ha progressivamente ridotto le risorse. Adesso sono 80mila euro all’anno. Forse sono pochi per la delicatezza del tema”.

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