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Ecco il programma della festa di San Nicola: danza, musica e letture a Bari Vecchia, poi il Corteo storico al femminile

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 22 Marzo 2023 - 20:09

Si inizia sabato 6 maggio, quando il Corteo sarà anticipato da un omaggio agli uomini e ai pescatori protagonisti di quella grande impresa. Anche i bambini avranno spazio nell’animazione e nella festa che si svolgerà per i vicoli e le piazze di Bari vecchia. L’attore e regista Francesco Ocelli, con la partecipazione di alcuni figuranti, metterà in scena la rievocazione della traslazione, narrando l’impresa dei 62 marinai che nel 1087 portarono a Bari da Myra le reliquie del Santo.

Secondo il progetto artistico di Elisa Barucchieri, e coerentemente con le indicazioni contenute nell’avviso, si è lavorato per coinvolgere, in particolare, i residenti di Bari vecchia nella preparazione dell’evento. Vanno in questa direzione le attività svolte in collaborazione con gli alunni dell’istituto comprensivo Umberto I – San Nicola e con le molte realtà significative del territorio, che non hanno fatto mancare il proprio supporto.

Il programma

Dalle 18 di venerdì 6 maggio la città vecchia sarà animata da diversi eventi pensati per coinvolgere i cittadini. Largo Albicocca diventerà un luogo dedicato a bambine e bambini con le letture ad alta voce di Gigi Carrino. Partendo dalla storia di San Nicola, saranno esplorati gli albi illustrati per ragazzi coinvolgendo i piccoli ascoltatori in storie e leggende. La coreografa e ricercatrice di danze antiche Marcella Taurino, grazie ad un gruppo di danzatori, farà rivivere l’atmosfera della gioia popolare con danze ispirate al Medioevo, coinvolgendo anche il pubblico. Inoltre, saranno realizzati laboratori di origami e decorazione dei sacchetti del pane a cura degli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Umberto I – San Nicola. Invece, Coop Alleanza 3.0 sarà presente con laboratori didattico-creativi dal titolo “Il Grano dei Miracoli”.

Sulla Terrazza del Fortino Sant’Antonio, con la collaborazione di Artemisia, la serata sarà dedicata alle leggende e ai miracoli di San Nicola attraverso una rappresentazione teatrale dal titolo “Si racconta che…..i Miracoli di San Nicola…” per la regia di Enzo Strippoli, con Gabriella Altomare, Davide De Marco, Antonio Repole. Il pubblico sarà accolto da un “cerimoniere di corte” che lo condurrà verso piccole postazioni, dove si riprodurrà il racconto teatrale di leggende e miracoli come tradizione vuole, riportando anche aneddoti e racconti inediti della letteratura relativa al Santo Patrono di Bari. Il tutto accompagnato da una colonna sonora adeguata.

In Largo Annunziata il Centro Anspi  S. Annunziata, associazione di volontariato che si occupa del sostegno scolastico e del recupero sociale dei minori a rischio, realizzerà un laboratorio d’arte e design a cura di Maria Pierno con l’utilizzo della malta di geris. Gli studenti dell’istituto professionale statale per l’Industria e l’Artigianato “Luigi Santarella” di Bari illustreranno il percorso narrativo “Naviganti, santi ed eroi: il viaggio della traslazione“ realizzato per “quadri scenici”, nel quale si fa riferimento alle vicende legate alla traslazione delle reliquie del Vescovo di Myra, Nicola, avvenute nel 1087 ad opera di marinai, mercanti e patrizi baresi.

In piazza Odegitria (Cattedrale San Sabino) l’associazione di cultura italo-russa “Raduga”, che promuove i rapporti culturali con i popoli appartenenti agli Stati dell’ex Unione Sovietica, presenterà un genere tradizionale popolare, che si chiama “ciastuski”, nome dei piccoli componimenti allegri, solitamente di quattro strofe ritmate. È un genere folkloristico unico dell’arte russa popolare. Sono canti che venivano utilizzati nei tradizionali percorsi durante le feste. Si cantavano con la balalaika, con la fisarmonica, ma anche senza accompagnamento musicale. Canteranno i bambini-bilingue dell’associazione con i costumi tradizionali.

Alle 19 al molo San Nicola avrà inizio la messa in scena dello sbarco delle ossa di San Nicola. La rievocazione sarà curata dall’attore Francesco Ocelli, con la partecipazione dell’Associazione I figuranti di San Nicola, dei timpanisti e degli sbandieratori dell’associazione Militia Sancti Nicolai. Un gruppo di uomini vestiti da popolani dell’epoca saranno affiancati da altri in vesti da soldato normanno. Attenderanno un gozzo che giungerà dal mare con a bordo uomini in abiti da marinai con le reliquie del Santo. Subito dopo, un corteo composto da marinai, popolo, banditori e timpanisti porterà a Bari vecchia le reliquie. I protagonisti delle animazioni nel borgo antico si uniranno ai marinai annunciando alla cittadinanza il Corteo dell’indomani. Il corteo partirà alle 19.30 e terminerà alle 23 circa davanti la chiesa di San Michele, dove si rievocherà la presa in consegna delle ossa del Santo da parte dell’Abate Elia.

 Il 7 maggio

Il corteo storico ha da sempre rappresentato un forte momento identitario collettivo. Dalla traslazione delle reliquie del 1087 D.C. ad oggi la città di Bari è divenuta meta del pellegrinaggio in onore di San Nicola da parte d’innumerevoli devoti provenienti da tutto il mondo. Le gesta dei marinai baresi ha mutato profondamente l’identità di una città, ma anche di generazioni di fedeli e migliaia di pellegrini che al seguito del Santo, venuto dal mare, hanno ritrovato le comuni radici. Il Corteo incarna la Traslazione di un uomo vero, da sempre in difesa dei più deboli. Per questo soprattutto donne e bambini coinvolti negativamente in fatti di cronaca sono il fulcro del Corteo Storico 2017. In tutta la prima parte del Corteo si evidenzierà, infatti, il legame tra il Popolo e il Santo, mentre Nobili e Chiesa ne caratterizzeranno la parte finale, al centro della quale c’è la descrizione della Traslazione che ha come riferimento scenico la cripta di Myra, seguita dall’emblema della Caravella, elemento di unione tra i poteri forti della corte medievale barese e il popolo. I costumi del Corteo sono a cura di Rosa Lorusso. Mentre per la danza aerea sono stati realizzati da Angela Gassi. Invece, la consulenza per le musiche medievali di tutto il Corteo, eseguite da Exemble Calixtinus, è stata affidata a Giovannangelo del Gennaro.

Alle 18 Una delegazione del corteo composta da timpanisti, monaci benedettini e marinai presenzierà alla Baia di San Giorgio al rito religioso che precede l’imbarco della Sacra icona nicolaiana. Al molo San Nicola, alle 20, alcuni figuranti assisteranno allo sbarco della Sacra icona e la scorteranno tra i vicoli di Bari vecchia, fino ad arrivare al Castello, punto di partenza del corteo storico. Tutto il Corteo giungerà dal lungomare fino alla Basilica intorno alle 22.30. Tutti i figuranti supereranno la Basilica fino a largo Abate Elia, mentre una delegazione dei componenti del Corteo si fermerà davanti alla Basilica per la consegna del Quadro. Qui saranno replicati in sequenza tutti i quadri presentati nel corteo. Uno spettacolo di sbandieratori e timpanisti anticiperà l’ingresso della Barca con l’effige del Santo che sarà consegnata al Priore dal marinaio Matteo e dall’Abate Elia. Le strutture di danza aerea accompagneranno il Corteo, a seguito del suo passaggio in piazza Garibaldi. Proseguendo in sincrono con il Corteo, tra cielo e terra, lo spettacolo di danza aerea procederà lungo corso Vittorio Emanuele per poi tornare per un finale tutto aereo di fronte al rinascente Teatro Piccinni.

I commenti

“Quello che presentiamo è un corteo tutto al femminile – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro – dove le donne non occupano una quota rosa ma sono protagoniste dell’intero processo produttivo, dalla riflessione a monte, alla progettazione, sino alla messa in scena di un corteo che anche quest’anno siamo sicuri non deluderà nessuno. Siamo felici che a dirigere il corteo sia Elisa Barucchieri, che nella scorsa edizione ha emozionato il pubblico con le straordinarie evoluzioni aeree dei suoi danzatori. Il corteo di Elisa, però non sarà solo danza, sarà anche racconto dei tanti messaggi di cui San Nicola è portatore. Un racconto che sarà spettacolo ma soprattutto anima, proprio come sanno fare le donne, raccontare, attraverso la bellezza, temi e situazioni di straordinaria potenza su cui tutti noi dovremmo fermare a rifletterci, qualche minuto in più, ogni giorno”.

“La cosa più interessate sta proprio nel titolo del Corteo che abbiamo trovato: tra cielo e terra – ha spiegato la regista del Corteo Elisa Barucchieri – il messaggio di San Nicola sta proprio in questa dimensione sospesa tra cielo e terra. Un richiamo costante  verso il cielo della terra e degli esseri umani che evocano questo santo in tutto il suo potere. Il messaggio di cui è portatore San Nicola è anche un richiamo a noi ad elevarci nelle azioni e nei pensieri quotidiani”.

“È molto bello che ci sia una manifestazione così importante a Bari che celebri la città e l’amore della città per questo Santo: una storia d’amore scritta in maniera bellissima tra Bari e Nicola – ha commentato Elena Sofia Ricci che presterà la sua voce alla narrazione dell’evento -. Un amore evocativo per la città. Dal punto di vista mistico è un’esperienza molto interessante e un’occasione  speciale per lavorare con mia sorella e per la città. Questo per me è un grande onore”.

“È stato una bella esperienza realizzare le musiche del Corteo nicolaiano – ha aggiunto il compositore Stefano Mainetti – ho subito pensato che a Roma non abbiamo una manifestazione del genere, a Natale sarebbe bellissimo proporre un’iniziativa simile. Questo evento credo sia un evento bellissimo ed è importante che ci sia una testimonianza musicale appositamente dedicata a questa manifestazione”.

 “Vorrei condividere con voi una riflessione sulle cose che abbiamo imparato grazie al corteo di San Nicola – ha concluso l’assessore alle Culture Silvio Maselli – Bari è stata fondata due volte: una, urbanisticamente, con la posa della prima pietra del borgo murattiano nel 1813 e un’altra, quasi ottocento anni prima, con l’arrivo delle reliquie di San Nicola a seguito dell’impresa dei marinai baresi, nel 1087. Ed è la traslazione l’evento costitutivo della nostra identità. Quanto alle cose che non abbiamo imparato, e che siamo ancora in tempo per imparare, la principale è che dobbiamo fare i conti con la tradizione, come accade ogni anno con il Corteo storico. Vivere la tradizione significa non solo rispettarla, ma anche innovarla e, per ciò stesso, tradirla, non a caso tradizione e tradimento hanno la stessa radice”.

Torna la danza aerea

Accanto al tradizionale Corteo, torna quest’anno lo spettacolo di danza aerea, Il Corteo storico sfilerà accompagnato dai danzatori aerei, in un dialogo ideale tra espressioni artistiche che vuole esaltare l’importanza di uno dei momenti popolari più attesi dell’anno.

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