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Scontro tra treni, il legale del capostazione: “Non è in condizioni di salute tali da essere interrogato”. Si va verso il rinvio

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 22 Marzo 2023 - 10:05

BARI – Gli interrogatori dei due capitreno in calendario lunedì 18 luglio potrebbero essere rinviati. Il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, si presenterà domattina in Procura, a Trani, per essere sentito dai pm in qualità di indagato per il disastro ferroviario avvenuto in Puglia il 12 luglio in cui sono morte 23 persone e altre 50 sono rimaste ferite. Piccarreta, tuttavia, spiega il suo difensore, avvocato Leonardo De Cesare, non è in condizioni di salute tali da poter essere interrogato. L’interrogatorio, quindi, potrebbe cominciare ed essere rinviato. Slitterà invece l’audizione del capostazione di Corato, Alessio Porcelli, perché il suo difensore, avvocato Massimo Roberto Chiusolo, è impegnato in un altro processo a Bari. Entrambi i penalisti sostengono che i loro assistiti intendono assolutamente chiarire la loro posizione e collaborare per ricostruire la dinamica dell’incidente.rnrnTanti i nodi da sciogliere, tante le spiegazioni da fornire, a cominciare da quell’orario corretto a penna su uno dei registri sequestrati in stazione dagli investigatori della squadra mobile di Bari. L’indagine entra nel vivo e potrebbe avere nuovi sviluppi a breve.rnrnIl pool composto da 5 magistrati vuole innanzitutto individuare cosa ha indotto in errore i capistazione  martedì scorso, quando hanno lasciato attraversare, nello stesso momento, l’unico binario presente sulla linea Corato-Andria. Un errore che ha provocato lo scontro e la morte di 23 persone. E poi, gli investigatori vorranno capire chi e perché ha corretto quell’orario sul registro. Ma sono tante le altre domande che verranno poste, perché gli inquirenti sono sempre più convinti che il disastro ferroviario non sia dipeso solo da un errore umano ma che possano esserci responsabilità di tecnici, manager e persino politici. Per adesso, i nomi iscritti nel registro degli indagati sono 6: oltre ai due capistazione, di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, anche quelli di Gloria Pasquini, presidente del consiglio di amministrazione, Massimo Nitti, direttore generale, Michele Ronchi, direttore di esercizio e Nicola Lorizzo, l’unico capotreno sopravvissuto. I reati ipotizzati sono disastro ferroviario colposo,  omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.rnrnIl pm Michele Ruggiero, uno dei 5 pm del pool, giovedì ha consegnato una delega alla guardia di finanza per poter acquisire i documenti dagli uffici di Ferrotramviaria, Regione Puglia e “ovunque essi si trovino” sull’erogazione e la gestione dei finanziamenti europei e regionali relativi al mancato raddoppio della tratta Corato-Andria. Il pm Ruggiero è il titolare del filone d’indagine che è stato avviato per verificare la correttezza dell’impiego accertamenti dei soldi pubblici. Nella delega, il magistrato chiede anche che vengano svolte verifiche sul contratto di gestione in essere tra Regione Puglia e Ferrotramviaria.

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