3 febbraio 1998, erano le 15:13 quando un aereo militare americano decollato dalla base di Aviano violando i regolamenti tentò una manovra azzardata tranciando i cavi della funivia del Cermis. Questa manovra fece precipitare la cabina da 150 metri di altezza e la neve si macchiò del sangue di venti persone che quel giorno persero la vita.
Un volo che durò solo sette secondi, un incidente che incrinò i rapporti tra Italia e Stati Uniti poiché i responsabili, processati negli Stati Uniti e non in Italia così come richiesto, furono assolti dalle accuse di omicidio. Tuttavia, anni dopo, a seguito della confessione di Schweitzer, uno dei piloti coinvolti, furono accusati di ostruzione alla giustizia poiché avevano distrutto le immagini registrate dal video presente nella cabina di pilotaggio.
In un’inchiesta del National Geographic furono portate alla luce le dinamiche dell’accaduto grazie alle testimonianze degli investigatori americani e quella dello stesso Schweitzer che così parlava del video in questione: “Ho bruciato la cassetta. Non volevo che la CNN mandasse in onda il mio sorriso e poi il sangue delle vittime“.