Il giudice per l’udienza predibattimentale del Tribunale di Bari, Valentina Tripaldi, ha disposto il rinvio a giudizio di Nicola Pepe, 55 anni, ex giornalista professionista di Bari, con l’accusa di favoreggiamento personale nei confronti dell’ex presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Secondo quanto contestato dalla pm Savina Toscani, Pepe – all’epoca responsabile della redazione web della Gazzetta del Mezzogiorno – l’8 aprile 2019 avrebbe informato Emiliano dell’imminente esecuzione di una perquisizione a suo carico, nell’ambito di un’indagine sul presunto finanziamento illecito per le primarie del Partito democratico. L’inchiesta, successivamente trasferita a Torino, si è poi conclusa con l’assoluzione dell’ex governatore.
A segnalare l’episodio alla Procura fu lo stesso Emiliano, che il giorno successivo all’incontro riferì agli inquirenti di essere stato avvertito verbalmente da Pepe, presso gli uffici della Presidenza della Regione Puglia, che “giovedì mattina si sarebbe ballato”, espressione con cui avrebbe alluso a un imminente “trambusto” dovuto a una perquisizione da parte della Guardia di Finanza.
La perquisizione, come ricostruito negli atti, venne effettivamente eseguita l’11 aprile 2019. Sulla base di questi elementi, il giudice ha ritenuto sussistenti i presupposti per il rinvio a giudizio dell’ex giornalista, che ora dovrà affrontare il processo davanti al tribunale.
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