“In questi giorni sto vivendo una situazione che mi mette alla prova. Ve ne parlo con franchezza, perché credo sia giusto condividere ciò che è accaduto”. A scrivere un lungo post sui social è don Luca del Redentore, coinvolto nel servizio di “Fuori dal coro” in merito ai parroci, iscritti alla piattaforma “prayforme” che si sarebbero fatti pagare per confessare.
“Un programma televisivo ha fatto riferimento a un mio intervento su una piattaforma online, lasciando intendere che si trattasse di una confessione a pagamento – scrive don Luca – Questo non corrisponde alla realtà dei fatti perché non ho mai confessato nessuno online, né ho mai ricevuto denaro per alcuna attività legata ai sacramenti o ad altro. Nell’occasione messa in rilievo dalla trasmissione – la prima e unica – ho accettato di parlare con una persona che sembrava avere un bisogno spirituale, convinto di poter essere di aiuto. L’ho fatto pensando a chi, per timidezza o vergogna, non riesce ad affrontare certi temi di persona. Ho sottovalutato le implicazioni di questa scelta: ne sono consapevole e me ne assumo la responsabilità. Appena mi sono accorto delle modalità con cui funzionava la piattaforma ho subito ritirato la mia disponibilità. Mi dispiace sinceramente per quanti sono rimasti turbati da questa vicenda. non era mia intenzione ferire nessuno. Il rispetto verso chi incontro ogni giorno nel mio servizio è, da sempre, un impegno fondamentale per me. Chi mi conosce sa che ho sempre vissuto questo ministero come un dono. Questa esperienza mi ricorda quanto sia importante educare – ed educarci – a un uso più consapevole degli strumenti digitali. Anche di quelli che parlano di fede.
Ringrazio la comunità del Redentore per la fiducia, la vicinanza e il sostegno che non è mai mancato. Camminiamo insieme, anche in questo momento”.