Non si placano le polemiche dei residenti di Palese che, anche a lavori conclusi della pista ciclabile, non nascondono il malcontento per alcune questioni. Tra queste spicca quella relativa all’assenza – per l’ennesima estate – di accessi al mare, con il divieto di balneazione presente in diverse zone (foto in basso). Attualmente, l’unico luogo accessibile in maniera più facile per tutti, è il porticciolo (anche in questo caso c’è il divieto di balneazione, puntualmente infranto, ogni estate, per l’impossibilità di molti di potersi fare il bagno in luoghi diversi). Attualmente, proprio il porticciolo, spiegano alcuni residenti “è in balia del degrado”. Non solo incivili, ma anche una pavimentazione sconnessa e uno stato di abbandono che permane da anni.
“Al posto di investire soldi sulla pista ciclabile – denuncia un residente – avrebbero potuto riqualificare il porticciolo. È uno degli unici posti comodi, al mare, per le famiglie con bimbi o persone con problemi motori che vogliono passare al mare una giornata a Palese. Il pavimento del porticciolo però, dove si posizionano tanti, è sconnesso. Mentre la parte in basso, dove c’è la sabbia e si riempie tanto nelle belle giornate tra famiglie, turisti e cittadini, risulta spesso sporca e inaccessibile. Un vero peccato. Cosa ci voleva a fare una nuova pavimentazione per il porto e ad aggiustarlo un po’? In fondo è parte dell’identità del nostro piccolo borgo marinaresco”, conclude. Parole a cui fanno eco quelle di altri. “Per carità – racconta una residente – non mi piacciono i colori ne come è stata progettata, ma la pista ciclabile mi va anche bene. Più che altro non serviva, bastava allargare i marciapiedi perché in realtà molti ciclisti preferiscono ancora la strada, anche perché nei giorni festivi la gente più che altro ci passeggia e poi, finisce nel nulla, proprio a ridosso del porticciolo, con un pasticcio alla viabilità, ma anche alla bellezza urbana e al paesaggio che non sto qui a commentare ora. Resta il fatto che ancora per un’altra estate non avremo accessi al mare, eppure il porticciolo viene utilizzato da tutti, nonostante il divieto: cosa serve all’amministrazione per capire che andrebbero investiti dei soldi anche per quel posto? E invece no: Santo Spirito avrà un nuovo porto, noi no. Eppure, bastava aggiustarlo un po’, rimetterlo a nuovo, magari offrire la possibilità di mettere alcune pedane in legno come gli amici di Giovinazzo con alcune attività, oppure aggiustare il lato dove sono le barche, da cui tanti, anche chi ha problemi motori, potrebbero accedere al mare. Avremmo avuto un posto tutto nuovo. Qui i turisti sono tanti, non esiste solo Bari centro”, conclude.