Avrebbe invitato nel suo alloggio un’allieva finanziera 24enne tarantina per esaminare con lei alcuni test, poi l’avrebbe violentata: con le contestazioni di violenza sessuale e lesioni, suffragate da alcuni commenti in una chat su WhatsApp, la Procura della Repubblica dell’Aquila ha chiuso le indagini a carico di un 32enne capitano istruttore della Scuola Ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza dell’Aquila.
Oltre al capitano, trasferito nel nord Italia e che ora rischia il processo, sono stati coinvolti in questa vicenda altri tre pari grado, anche loro trasferiti, accusati di maltrattamenti e di aver tentato di insabbiare la storia per coprire il collega: ma il pm titolare dell’inchiesta, Ugo Timpano, ha stralciato la posizione dei tre – che avevano una chat con l’indagato principale nella quale avrebbero commentato il grave episodio – e per loro è stata presentata istanza di archiviazione.