Immagina di scorrere il feed di Instagram e capire un video in giapponese, o ascoltare un creator messicano parlare nella tua lingua, senza sottotitoli, senza barriere.
Questa è la nuova frontiera di Meta, che sta sperimentando (e progressivamente distribuendo) una funzione di traduzione simultanea dei Reel in tempo reale.
Una tecnologia che promette di cancellare le frontiere linguistiche dei social, trasformando la comunicazione globale in qualcosa di più fluido, istantaneo e universale.
La nuova funzione di Meta sfrutta un sistema di intelligenza artificiale multimodale, capace di interpretare non solo le parole, ma anche il tono di voce, il labiale e il contesto visivo.
In pratica, l’AI “ascolta” il Reel, lo trascrive in tempo reale e lo traduce in diverse lingue, adattando persino l’accento e l’intonazione del creator.
Questa funzione apre le porte a una nuova inclusività digitale: contenuti finora confinati a una lingua o a un pubblico locale potranno ora raggiungere milioni di persone in tutto il mondo.
Un musicista italiano potrà essere ascoltato in inglese negli Stati Uniti, una travel blogger thailandese potrà farsi capire in Francia, e un docente universitario potrà spiegare in spagnolo le sue lezioni con un semplice click.
La traduzione simultanea dei Reel non è solo una funzione: è un ponte.
Un modo per rendere i social più empatici, più aperti e, paradossalmente, più umani.
Certo la traduzione simultanea può incontrare difficoltà con slang, dialetti o espressioni idiomatiche, rischiando talvolta di “appiattire” le sfumature culturali.
Ma la direzione è chiara: l’AI non vuole sostituire la lingua, bensì renderla accessibile a tutti.