L’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti si conferma tra le strutture sanitarie di eccellenza in Puglia e a livello nazionale. A certificarlo è il Piano Nazionale Esiti 2025 (PNE), il programma di valutazione della qualità delle cure promosso da Agenas e dal Ministero della Salute, che colloca il Miulli ai vertici per volumi di attività e risultati clinici in numerose specialità.
Secondo i dati dell’ultima edizione del PNE, l’ospedale ha registrato livelli di attività particolarmente elevati, accompagnati da esiti migliori rispetto alle medie nazionali, soprattutto in ambito oncologico e ortopedico. In particolare, il Miulli risulta primo in Puglia per numero di interventi chirurgici sui tumori maligni del fegato, del rene e della prostata, e secondo per quelli su pancreas e ovaio.
Nel corso del 2024 sono stati effettuati 108 interventi per tumore del fegato, pari a circa un terzo di tutti i casi trattati in regione, dato che colloca il Miulli al primo posto in Puglia e al quindicesimo a livello nazionale per questo indicatore. Analogamente, gli interventi per tumore del rene sono stati 110, confermando il primato regionale. Per il tumore del pancreas, invece, le resezioni pancreatiche eseguite sono state 49, valore che vale il secondo posto in Puglia.
Particolarmente rilevante anche la casistica relativa al carcinoma della prostata: nel 2024 sono state eseguite 276 prostatectomie radicali, il numero più alto in regione e pari a circa il 20% di tutti gli interventi effettuati in Puglia su questa patologia. Un risultato che colloca l’ospedale tra i primi dieci centri a livello nazionale. Per quanto riguarda la chirurgia della mammella, il 90,9% delle pazienti sottoposte a mastectomia ha beneficiato di una ricostruzione immediata, a fronte di una media nazionale di circa il 70%.
I dati del PNE si inseriscono in un più ampio percorso oncologico sviluppato dal Miulli, che comprende l’intero iter di cura, dalla chirurgia ai trattamenti chemioterapici e radioterapici, pur non oggetto diretto della valutazione Agenas. Risultati di rilievo emergono anche in ambito ortopedico. Nel 2024 il Miulli ha registrato il numero più alto di interventi di protesi d’anca in Puglia, con 309 casi, e il secondo volume regionale per protesi di ginocchio, con 387 interventi. La struttura si colloca inoltre al terzo posto per numero di protesi di spalla, confermando un’elevata attività complessiva nel settore.
L’ospedale si distingue anche in altre specialità chirurgiche. In neurochirurgia sono stati eseguiti 257 interventi di artrodesi vertebrale, secondo dato regionale. In ginecologia, nel 2024, si contano 336 isterectomie totali e 128 interventi per tumori ginecologici maligni, entrambi risultati che valgono il secondo posto in Puglia. Volumi significativi si registrano infine in chirurgia vascolare e in otorinolaringoiatria, ambiti in cui il Miulli rientra stabilmente tra i primi tre ospedali regionali.
A confermare il livello delle prestazioni non sono solo i volumi, ma anche gli esiti clinici. In ambito cardiovascolare, la mortalità a 30 giorni dopo interventi di valvuloplastica o sostituzione valvolare è risultata pari allo 0%, contro una media nazionale del 2,07%. Nel trattamento dell’infarto miocardico acuto, il tasso di mortalità registrato è del 2,9%, meno della metà rispetto al dato medio nazionale, pari al 6,78%.
Buone performance emergono anche sul fronte dell’efficienza dei percorsi assistenziali: il 95,8% dei pazienti sottoposti a colecistectomia laparoscopica viene dimesso entro tre giorni dall’intervento, a fronte di una media italiana dell’85,9%. Numeri che, secondo il Piano Nazionale Esiti 2025, confermano l’Ospedale Miulli come uno dei principali punti di riferimento per la sanità pugliese, capace di coniugare alti volumi di attività, qualità delle cure ed efficienza organizzativa.