Sequestrati 2.264 profumi ritenuti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica nel porto di Brindisi, nell’ambito di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’intervento rientra nelle attività di controllo delle merci e dei passeggeri in arrivo dalla Grecia, finalizzate alla tutela dei consumatori e alla sicurezza del mercato.
L’operazione è scaturita dall’analisi dei flussi di autoarticolati provenienti dai Paesi balcanici, imbarcati sui traghetti diretti in Italia, e dalla verifica della documentazione commerciale che accompagnava i carichi in transito attraverso i varchi doganali. Nel corso dei controlli, i funzionari hanno riscontrato irregolarità nei documenti di trasporto, decidendo di procedere a un’ispezione approfondita dei mezzi.
Durante le operazioni, che hanno comportato lo svuotamento completo di un autoarticolato, sono stati rinvenuti 2.264 tra erogatori e taniche contenenti profumi. Parte dei prodotti era priva delle etichette obbligatorie relative alla composizione chimica e all’origine, mentre l’analisi preliminare delle etichette presenti ha evidenziato la possibile presenza della sostanza “b-pert-Butyl-alpha-methylhydrocinnamic aldehyde”, nota come Lilial.
Si tratta di un composto utilizzato spesso nelle imitazioni per la sua fragranza floreale, ma vietato dalla normativa europea perché classificato come sostanza cancerogena, mutagena o tossica per la riproduzione. La presenza di tale ingrediente, unita alle carenze informative riscontrate, avrebbe potuto indurre in errore i consumatori sulla qualità e sulla sicurezza dei prodotti. Per questi motivi, in violazione del Regolamento UE n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici, l’intero carico è stato sequestrato e la vicenda segnalata all’Autorità giudiziaria.
L’operazione conferma, spiegano le forze dell’ordine, l’efficacia della collaborazione istituzionale tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, rafforzata dal recente rinnovo del Protocollo d’Intesa, e sottolinea l’importanza di un presidio costante delle frontiere a tutela della salute e della sicurezza dei consumatori.
Foto repertorio