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L’intervista con l’illustratrice Virginia Mori a Spine: la sua poetica, la sua tecnica, il futuro del suo lavoro

Pubblicato da: Claudia Carella | Mer, 22 Marzo 2023 - 13:06

Virginia Mori è un’illustratrice proveniente dall’Istituto Statale d’Arte di Urbino. Ha partecipato a diversi eventi artistici in Italia e all’estero e vinto diversi premi, tra cui SRG SSR idee suisse che le permette di realizzare il corto di animazione Il gioco del silenzio, premiato e selezionato in diversi festival internazionali e nel 2011 il premio Abbaye de Fontevraud).

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Alcune delle sue opere sono state esposte Martedì 20 Dicembre a Bari alla libreria temporanea/bookstore Spine (in Strada Palazzo di Città 45), insieme ad una retrospettiva sul suo lavoro. Prima di spiegare ai fan la sua poetica, Virginia Mori si è fermata con noi di Borderline24 per un’intervista in cui ha spiegato le origini, le tecniche e i temi delle sue illustrazioni.

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Come ha iniziato a disegnare per lavoro e, nelle sue opere, si ispira a qualche illustratore in particolare?

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Mi sono iscritta post diploma alla scuola di Urbino. Ho fatto l’esame d’ammissione e ho iniziato i due anni di corso, perchè avevo sempre avuto questa passione (per il disegno). Una passione che ho perseguito, nonostante non avessi fatto la scuola d’arte al liceo. Ad Urbino ho imparato a disegnare e a fare animazione, ma soprattutto ho trovato il mio stile. Ho molto apprezzato la scuola perchè ti lascia molta ricerca personale, i professori sono anche autori e ti incoraggiano,come ad esempio Roberto Catani, un autore di animazione molto famoso all’estero. Appena uscita da lì, ho elaborato tutti gli stimoli ricevuti durante questi due anni. Altri autori che mi hanno influenzata che mi porto dietro dalla scuola sono Gabriella Giandelli, Stefano Ricci, Alessandro Baronciani, che nonostante giovanissimo, era già proposto dai professori come riferimento. I riferimenti, in realtà, poi cambiano ogni anno per quanto mi riguarda. Adesso mi sono appassionata molto alle illustrazioni di primo novecento, Mazzanti, Carlo Chiosci, illustratori detti figurinai. Da qui, ritorna il bianco e nero che però fa parte di me da sempre.

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Cosa ne pensa dei social media e degli e-book? Sacrificherebbe la carta stampata per un medium digitale?

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Non mi sento di denigrare il web perchè comunque sono nata lì. Quando mi sono sentita pronta a condividere le mie cose, le ho messe lì perchè è un mezzo facile. Però è una contraddizione: ho messo il mio lavoro sui social perchè da un lato ti evita il rapporto umano, ma allo stesso tempo puoi vedere la reazione di chi ti segue. La reazione è stata buona! E ho incontrato gente che mi ha contattato, che ha creduto in quello che facevo e che mi ha proposto mostre, è tutto nato da lì. Quindi continuerò a dedicarmi al web, ma credo che la bellezza del libro stampato non morirà, soprattutto dei librii illustrati! Per quanto mi riguarda, se c’è un autore che mi piace molto, lo seguo sul web, ma poi compro i suoi libri perchè mi piace sfogliarli, anche senza una connessione ad internet.

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Dove trova ispirazione per i suoi lavori, un po’ malinconici?

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Dove trovo nuova tristezza? Ovunque! No, scherzo! Allora, la scuola è famosa per questa sua impronta malinconica. Ma più di tutto viene dalle mie tristezze, da quelle viste negli altri. Eppure, in realtà, molti dei miei disegni sono molto ironici. Mia nipote si sganascia dal ridere con i miei disegni, anche quelli che potrebbero sembrare più violenti e mi piace questa ambivalenza. Io non vorrei suscitare tristezza! Spero di suscitare anche tanto altro.

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Infine, quali sono i piani per il futuro? Prevedono i corti/lungometraggi di animazione, libri o un po’ di entrambi?

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L’animazione mi piace moltissimo. Il problema è che è un lavoro durissimo. Haircut [disponibile su Tumblr] è stato completato in un anno, in Francia. E’ un processo molto bello perchè ti dà la possibilità di lavorare all’estero, di coinvoglere nuove persone, però è una faticaccia. In Italia non è possibile. Non mi dispiacerebbe andare all’estero e ho altri progetti. Però, in generale, non farei solo animazione, preferisco sempre alternare. Animazione e carta stampata andranno sempre di pari passo con me.

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Per seguire il laoro di Virginia Mori, basta un click su Tumblr, facebook o Instagram.

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