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Bari, allarme processionaria: oltre mille nidi rimossi in due mesi

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:27
processionaria

Oltre mille nidi rimossi in poco meno di due mesi. Super lavoro per la Multiservizi che, per disposizioni del Comune, sta intervenendo in questi giorni per rimuovere il pericolo della processionaria. I quartieri più colpiti sono quelli a nord di Bari, anche se il fenomeno è esteso in tutta la città. Non solo: anche in provincia ci sono veri e propri focolai, come ad esempio nell’area della villa comunale di Bitonto.

Cosa è la processionaria

La processionaria è un  insetto altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per vari animali, compreso l’uomo.
I peli urticanti dell’insetto allo stato larvale sono velenosi, e in alcuni casi, fortunatemente limitati, possono provocare una grave reazione allergica fino alla morte di cani e gatti.

L’estensione in città

Attualmente Bari si trova in piena onda di diffusione di questo insetto. Basti pensare che in poco meno di due mesi la Multiservizi ha rimosso oltre mille nidi. Il pericolo maggiore si manifesta quando le larve abbandonano il nido e scendono in processione (da qui il nome dell’insetto) per raggiungere il terreno e poi trasformarsi. Nel momento in cui arrivano sul suolo diventano pericolose perché un cane, un gatto o anche un bambino possono toccarle e per gli animali le conseguenze potrebbero essere anche mortali, in caso di forte reazione allergica. Ecco perché il Comune ha chiesto alla Multiservizi un’intensificazione di interventi. “Stiamo agendo su tutto il territorio – ci racconta l’agronomo della Multiservizi, Giancarlo Massari – da piazza Garibaldi dove di nidi ne abbiamo rimossi quasi 200 al San Paolo, San Pio, Catino, San Girolamo, Palese, ma anche la zona dell’ex hotel Ambasciatori. Si tratta di un fenomeno che al momento si presenta nel suo massimo picco”. Particolare attenzione viene prestata nelle vicinanze delle scuole e dei giardini pubblici, proprio per il pericolo di contatto per gli animali domestici e i bambini.

 

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