GIOVEDì, 10 LUGLIO 2025
82,408 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
82,408 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Fase 2, in Puglia il 45% dei ristoratori vorrebbe riaprire nel 2021

Pubblicato da: redazione | Mer, 6 Maggio 2020 - 16:45
Ristorante Ponte Pietra

Prevale il pessimismo sulla ripartenza del settore ristorazione in Puglia dove l’83% dei ristoratori, secondo un sondaggio promosso dal consorzio «La Puglia è servita» tra i 70 imprenditori associati, teme che non ci saranno clienti a sufficienza per reggere i costi alla riapertura dei ristoranti prevista dal Governo per l’1 giugno. E sulla data del re-start il comparto sembra spaccato col 45,8% ristoratori che, dal Gargano al Salento, vuole ripartire nel 2021, mentre il 41,7% si dichiara pronti a ripartire al più presto, e comunque il prossimo primo giugno.

«In Puglia è emerso un mondo della ristorazione spaccato, ma tutti sono d’accordo su un punto: subiranno molti danni per il taglio dei posti a sedere. I ristoratori del nostro Consorzio – fa notare il direttore del Consorzio »La Puglia è Servita« Vittoria Cisonno – basano la loro attività sul convivio, che va ben oltre del semplice cibo». Inoltre, per il 45,8% ci vorrebbe un piano per riaprire il prossimo anno, con fondi pubblici. Ma c’è un 41, 7% più ottimista che ha voglia di verificare se si può ripartire. E il distanziamento sociale? In Puglia il 29,2 % ha già procurato i Dip e sta formando lo staff. Uno su otto subirà un danno sostenibile per la riduzione dei posti a sedere (12,5%), ed 1 su 5 non potrà applicare il distanziamento. I ristoratori pugliesi cosa chiedono al Governo? «Il 20,8% indica, come unica possibilità, la cassa integrazione fino a fine anno», sottolinea Beppe Schino, presidente del Consorzio la Puglia è Servita. C’è una bella differenza con quanto, in queste ore, secondo le prime indiscrezioni il Governo vorrebbe fare: cassa integrazione solo fino ad ottobre. Ma con una magra stagione estiva, come potranno sopravvivere le aziende della ristorazione e del turismo enogastronomico? Inoltre, il 37,5% chiede l’accesso rapido a strumenti di liquidità finanziaria ed il 29.2% la cancellazione di imposte e tasse per tutto il 2020.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Salute, nel campo Rom di Japigia...

Screening sanitari gratuiti. È quanto avverrà nell’ambito delle attività di prevenzione...
- 9 Luglio 2025

Puglia “terra” delle Caretta caretta: crescono...

La Puglia si conferma una delle regioni più ospitali d’Italia per...
- 9 Luglio 2025

Omicidio barista a Barletta, confermato ergastolo

È stata confermata in appello la condanna all’ergastolo con interdizione perpetua...
- 9 Luglio 2025

Allarme Xylella nel Barese, salvi gli...

Nessun espianto per agrumi, peschi, albicocchi e susini nel Barese, nonostante...
- 9 Luglio 2025