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Covid, oggi arrivano in Puglia 27mila vaccini: per la fase 2 si cercano spazi e personale

Pubblicato da: redazione | Lun, 25 Gennaio 2021 - 07:30

Oggi la Puglia dovrebbe ricevere, salvo sorprese, altre 27mila dosi di vaccino Pfizer, indispensabili per proseguire nei richiami. Nei frigoriferi delle 11 farmacie Hub regionali, infatti, sono conservate meno di 19mila flaconcini, troppo pochi per completare la fase 1. Stando ai dati del ministero della Salute, aggiornati a ieri pomeriggio, sono 74.547 le somministrazioni totali, la Puglia ha quindi utilizzato l’80% dei vaccini a sua disposizione.

Pfizer ha confermato la prossima consegna che dovrebbe avvenire oggi, mentre Moderna dovrebbe far arrivare le sue 4.400 dosi tra mercoledì e giovedì prossimi. In totale, la Puglia, quindi, dovrebbe avere a disposizione entro questa settimana poco meno di 32mila vaccini, che si andrebbero a sommare ai 19mila conservati nelle farmacie ospedaliere: oltre 50mila dosi che garantirebbero almeno i richiami. La buona notizia è che, ieri, Pfizer ha garantito che “dalla prossima settimana tornerà a regime” la fornitura in Itale e nel resto di Europa, ridotta dieci giorni fa “perché si è dovuto riadattare il sito produttivo belga di Puurs, a fronte di una maggiore richiesta da parte dell’Unione Europea, riadattamento che ha bisogno di una approvazione di regolarità da parte dell’Ema”. La Pfizer, a Sky Tg24, ha precisato che ci sono i “tempi tecnici necessari per l’ok alla modifica del sito” e ha, dunque, assicurato che “dalla prossima settimana si tornerà a regime”. La Regione Puglia attende il calendario delle consegne di febbraio per dare il via libera alle prenotazioni per la “fase 2”, quella rivolta principalmente agli over 80enni ma che in Puglia potrebbe essere estesa sin da subito agli operatori scolastici. Scorte permettendo. “Le riduzioni di dosi comunicate da Pfizer e da Astrazeneca faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione per il Covid degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione”, ha annunciato ieri il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri a Domenica In, su Rai 1.

“Da domani (oggi per chi legge, ndr) – ha proseguito – le dosi a disposizione saranno utilizzate anzitutto per effettuare il richiamo nei tempi previsti a coloro che hanno già ricevuto la prima somministrazione, cioè soprattutto per gli operatori sanitari. Tra due settimane, se tutto va bene, avremo un mercato con i tre vaccini: il che significa riprendere con maggior forza, completare la vaccinazione per i medici e gli infermieri e cominciare con gli over 80. Questo tipo di rallentamento coinvolge tutta l’Europa e buona parte del mondo, ma confido che il ritardo possa essere colmato più avanti”. “Questo tipo di rallentamento – ha poi concluso – coinvolge tutta l’Europa e buona parte del mondo, ma confido che il ritardo possa essere colmato più avanti”. Secondo Sileri, “per ovviare ai problemi sulla linea produttiva” di Pfizer “servirebbe un accordo quadro a livello europeo che consentisse di operare per conto terzi, realizzando una sinergia tra le compagnie oggi operative e altre realtà attualmente non impegnate nella produzione dei vaccini. Questo potrebbe aumentare in maniera incisiva la velocità di produzione”. La macchina organizzativa pugliese si è, comunque, messa in moto per farsi trovare pronta quando si potrà avviare la fase 2 della campagna vaccinale: oltre ai centri commerciali e chiese, potrebbero essere utilizzati anche i teatri e cinema per effettuare le inoculazioni. Serviranno, infatti, spazi grandi, con più ingressi e che permettano di creare percorsi separati. Per quanto riguarda, invece, le categorie a cui dare priorità, l’intenzione della Regione è di vaccinare in prima battuta gli over 80enni e il personale scolastico, l’obiettivo è di procedere in contemporanea, se sarà possibile. C’è un altro tema che influenzerà l’andamento della “fase 2”, il numero di personale a disposizione: al 19 gennaio solo 6 regioni hanno messo a punto tutto il necessario per reclutare personale medico dedicato alla somministrazione dei vaccini anti Covid. La Regione più attiva in questo senso è stato il Lazio che ha emanato 3 bandi, seguita dell’Emilia-Romagna e della Lombardia (entrambe 2 bandi). Un solo bando è stato, invece, emanato in Campania, Umbria e Liguria. La Puglia risulta ancora essere ferma.

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