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“Dammi 500 euro di acconto per ricevere un pacco”, è allarme truffa agli anziani (e non solo) anche a Bari

Pubblicato da: redazione | Sab, 4 Settembre 2021 - 09:00
Truffa

Riceve una telefonata sul telefono fisso da parte di una donna che le riferisce di avere un pacco a nome di sua figlia del valore di oltre 4mila euro, ma si tratta di una truffa. E’ quanto accaduto ad una famiglia del Barese. Vittima, seppur la truffa non sia andata in porto, un anziano, al quale sarebbero stati richiesti 500 euro di acconto per ricevere il pacco, in seguito a consenso “fittizio” della figlia. Non si tratta di un caso isolato.

Dalle bollette della luce a quelle del gas, sino ad arrivare ai conti correnti bancari alle offerte di telefonia fissa o mobile e alla ricezione di pacchi, sono solo alcune delle modalità con le quali i truffatori aggirano i cittadini. Tra le vittime maggiormente esposte e prese di mira ci sarebbero gli anziani. Che sia porta a porta, tramite chiamate da call center spesso inesistenti o phishing e sms, la procedura è semplice non sempre di facile interpretazione.

Alcune persone, con fare gentile ed educato, preparatissime (almeno all’apparenza) sugli argomenti, tanto da sembrare realmente competenti, si mettono in contatto con le vittime attraverso le tipologie elencate e, una volta convinte, riescono ad ottenere i dati che, in seguito a conferma del consenso, permette loro di estorcere denaro.  Negli ultimi giorni, in particolare, oltre al caso nel Barese, giungono tante segnalazioni dal quartiere San Paolo.

Alle porte di diversi cittadini del Municipio 3, stando a quanto dichiarano gli stessi sui social (in particolare sul gruppo Quartiere San Paolo Bari – La rinascita) avrebbero bussato due giovani ragazze. Quello del porta a porta è uno dei metodi maggiormente utilizzati, ovvero quello “tradizionale” che, tramite richiesta di bolletta rende possibile entrare in possesso dei dati con conseguente firma di documenti informativi e “non vincolanti” che si rivelano poi dei veri  e propri contratti, utili per estorcere il denaro. Tante le segnalazioni.

Al San Paolo in particolare, nell’ultimo periodo, il fenomeno, largamente diffuso in tutta Italia e anche nel Barese, sembrerebbe aumentato. “Attenzione anche alle telefonate – racconta una cittadina – dicono sempre che sono Enel e Gas e chiedono i vostri dati per bolletta non pagata, mi è successo personalmente” – ha sottolineato raccontando che la procedura ufficiale è diversa e prevede comunicazioni e solleciti esclusivamente tramite bollette per posta.

Vittime prese di mira, come già specificato, soprattutto gli anziani, in particolare quelli che vivono da soli, maggiormente fragili ed esposti più di altri, sia con il porta a porta, sia con le telefonate. Ne sono la prova i tanti racconti effettuati dai cittadini, fortemente preoccupati. Fortunatamente, nel caso della donna nel Barese, la truffa non è andata in porto. Sarebbe bastato un semplice “si” per avviare le procedure utili ad estorcere le cifre di denaro richieste. Spesso, così come scritto sui siti atti ad arginare il fenomeno, gli operatori dopo aver telefonato da numeri sconosciuti, chiedono di leggere una bolletta e controllarla insieme, promettendo interessanti riduzioni tariffarie: unico obiettivo, accattivare il cliente facendolo cadere nella trappola.

“Io che lavoro per Enel – scrive una cittadina – assicuro che non veniamo mai dietro le porte” – sottolinea. Lo stesso vale per le chiamate, nella maggior parte dei casi infatti, eventuali problematiche in merito alla consegna dei pacchi vengono notificate direttamente tramite le applicazioni o i siti con cui sono stati effettuati gli ordini. Intanto, stando a quanto dichiarano i cittadini, Bari, ma soprattutto il San Paolo, sono di nuovo preda del fenomeno.

“Oggi sono le due ragazze, domani sono altri – racconta un altro cittadino – se hanno ricominciato stiamo proprio apposto” – conclude lasciando trasparire preoccupazione, ma anche stanchezza per un problema che si ripete ciclicamente durante l’anno.

 

Foto repertorio

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