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La disperazione degli ucraini in piazza a Bari: “Non potete permettere la guerra” – VIDEO

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Sab, 26 Febbraio 2022 - 10:32

Scende in piazza Bari e dice no alla guerra in Ucraina. Lo fa attraverso le forze politiche, ma anche attraverso i le associazioni, i sindacati e la società civile. In piazza ci sono donne e uomini ucraini che in queste ore stanno pregando per la propria terra assediata dall’esercito russo. Chiedono di fare qualcosa per i loro fratelli. Ma la piazza oggi chiede innanzitutto la pace.

“La pace si ottiene con la pace, sottolinea il parlamentare Pd Francesco Boccia. In questo momento mi rendo conto che  è difficile spiegare ai fratelli e alle sorelle ucraine che la pace si ottiene con la pace. Putin ha le mani sporche di sangue, ma noi siamo diversi. I russi sono di casa qui e sono legati a doppio filo alla storia di questa città. I russi che io incontro per strada si vergognano per quello che sta accadendo. Noi dobbiamo essere duri non solo con le sanzioni ma con azioni. Noi faremo tutto il necessario per difendere l’Ucraina. Ma per fare ciò che questa piazza chiede dobbiamo far prevalere le ragioni della pace.

L’iniziativa è del Comitato per la pace di Terra di Bari. In piazza ci sono  che ha organizzato per sabato 26 febbraio un presidio in piazza Libertà davanti al Palazzo della Prefettura. Appuntamento – ore 10 – che si annuncia molto partecipato a giudicare dal numero di adesioni ottenuto sinora sia da semplici cittadini, sacerdoti, intellettuali, politici, sindaci, consiglieri regionali, che da tantissimi gruppi, movimenti, associazioni, forze politiche, organizzazioni sindacali e comunità religiose, oltre ai movimenti studenteschi. Tra gli altri, Acli, Azione Cattolica, Anpi, Cgil e Uil, Arci, Confcooperative, comunità di Sant’Egidio, Migrantes Diocesi di Bari e Bitonto, Libera, Uds, Link, solo per citarne alcuni. Presenti gran parte dei partiti e dei movimenti civici del centrosinistra, dal Pd a Sinistra italiana, da Rifondazione comunista a Senso Civico. Diversi i sindaci. C’è il primo cittadino di Polignano, Domenico Vitto, quello di Acquaviva, Davide Carlucci, di Noci, Domenico Nisi, di Bitonto, Michele Abbaticchio, di Altamura, Rosa Melodia.

La mobilitazione – “Auspichiamo – spiega il Comitato nell’appello che raccolto centinaia di firme – quali gruppi operanti a Bari, la città di San Nicola che unisce russi e ucraini, che le comunità cristiane, che si riuniscono per ricordare l’incontro interreligioso del Mediterraneo di due anni fa, prendano ogni opportuna iniziativa perché la pace sia preservata lungo il confine di tutto l’est europeo”. Nell’appello, che una delegazione del comitato promotore consegnerà alla prefetta di Bari, Antonella Bellomo, si chiede al Governo italiano di impegnarsi “a favore di un rilancio del ruolo effettivo dell’Onu attraverso la sua democratizzazione; contro una strategia espansionista e interventista da parte della Nato, con particolare riferimento all’Est Europa, specificamente rinviando l’esame della richiesta di adesione finché non cessi fattivamente la minaccia di ricorso alle armi; per una nuova architettura della sicurezza europea che garantisca tutti gli attori coinvolti e assicuri pace e giustizia sociale ai popoli”.

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