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Bari, tanti bambini a letto con febbre alta. Il pediatra: “Virus più aggressivi, sistema immunitario non allenato”

Pubblicato da: Adalisa Mei | Gio, 6 Ottobre 2022 - 06:30
foto freepik

Febbre alta, mal di gola, raffreddore. Decine di bambini di nuovo a letto e  non solo per Covid. Sono infatti ripartite, forse in anticipo, le tradizionali malattie simil-influenzali. Ne abbiamo parlato con il pediatra barese Antonio Di Mauro.  “Non registro un aumento significativo dei casi Covid dopo l’apertura delle scuole – spiega –  Sicuramente stiamo assistendo ad una crescita tra i bambini di sindromi simil-influenzali: quindi febbre, tosse, laringiti e problematiche di natura gastrointestinali. Si tratta di una tendenza particolare non attesa ad ottobre e con queste temperature miti”.

Il medico spiega a Borderline24 che tali “virosi respiratorie sono più aggressive perché i bambini non hanno avuto modo negli anni precedenti (quindi durante la pandemia, ndr) di allenare il loro sistema immunitario, scontrandosi con questo tipo di virus impreparati. Sono stati chiusi in casa e poi utilizzavano le mascherine. I sintomi di questa virosi si confondono con quelli del Covid. I casi Covid sicuramente li riscontro, ma non si sta assistendo ad una impennata di infezioni in concomitanza dell’apertura delle scuole”.

Il pediatra Di Mauro spiega anche il caso del Nurofen che continua a terminare nelle farmacie: “E’ un falso mito che questo tipo di infezioni vadano curate con ibupofrene. Quest’ultimo è un anti infiammatorio che ha delle indicazioni precise e non è un farmaco leggero. Non ha indicazioni per la tosse e per il raffreddore. Ha delle indicazioni precise per febbre e dolore”.

Il medico sostiene che non si tratta “di una iper-prescrizione medica, ma piuttosto di una iper-medicalizzazione dei genitori. Poi c’è il tam tam sui social: l’ibuprofene viene considerato come farmaco di prima battuta per una miriade di sintomi, quando invece non lo è. C’è molta automedicazione: le mamme e i papà devono smettere di somministrare ibuprofene per qualsiasi sintomo. E’ meglio sempre consultare il proprio pediatra e non affidarsi alla medicalizzazione standard per tutti. Al primo accenno di febbre è necessario anche solo un antipiretico con una buona idratazione”.

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