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A piedi o in bici da casa a scuola, al via il progetto a Bari

Approvato l'intervento sperimentale di piedibus, bicibus e carpooling

Pubblicato da: redazione | Ven, 5 Maggio 2023 - 16:30

È stato approvato dalla giunta, su proposta degli assessori alle Politiche educative e giovanili, Paola Romano, e alla Mobilità, Giuseppe Galasso, il progetto definitivo relativo alla co-progettazione e alla realizzazione di interventi sperimentali di piedibus, bicibus e carpooling rivolti agli istituti scolastici primari e secondari di primo grado della città di Bari nell’ambito della programmazione “M.U.V.T. – Mobilità Urbana Vivibile e Tecnologica”.

Il progetto, finanziato con 215.000 euro dal ministero dell’Ambiente, è frutto di un tavolo di co-progettazione sviluppato in questi mesi tra le ripartizioni comunali interessate (Politiche educative e giovanili, IVOP e Polizia locale) e le due cooperative ConHome ed Equal Time, individuate a seguito di una procedura ad evidenza pubblica, per costruire un modello replicabile di azioni innovative di piedibus, bicibus e car pooling scolastico che coinvolga genitori, insegnanti e studenti in un processo di cambiamento culturale sulla mobilità sostenibile pedonale in totale sicurezza. L’obiettivo è garantire un maggiore rispetto per l’ambiente e, al contempo, incentivare corretti stili di vita favorendo abitudini positive con una ricaduta effettiva sul contesto territoriale e sui cittadini. La co-progettazione ha, infatti, evidenziato quanto le modalità e i tempi di pianificazione degli spazi e della programmazione urbana, quando possibile, devono aiutare a intervenire sugli schemi di mobilità scolastica agendo su diversi livelli e coordinando gli sforzi al fine di ridurre il traffico veicolare, incidere sulla qualità della vita dei cittadini, promuovere corretti stili di vita e sostenere la qualità creativa dello spazio pubblico scolastico.

Pertanto saranno pianificati dei percorsi sicuri casa-scuola per tutte le scuole interessate a vantaggio di coloro che vorranno muoversi a piedi, in bici o con auto condivise, riducendo di fatto le emissioni inquinanti, mettendo la persona al centro del sistema di mobilità scolastica e consentendo ai minori di acquisire una maggiore educazione stradale, con una piena consapevolezza dei pericoli stradali e degli atteggiamenti corretti da tenere per strada. “Abbiamo avviato il percorso di co-progettazione con le scuole primarie per la realizzazione delle linee di piedibus, dei tragitti che consentano ai bambini di andare a scuola insieme e a piedi divertendosi e imparando le regole utili per camminare in sicurezza – commenta Paola Romano – questo progetto sostiene anche i genitori nella loro conciliazione dei tempi vita-lavoro: a turno saranno chiamati ad accompagnare i bambini per una volta a settimana potendo contare sulla collaborazione degli altri genitori e degli operatori delle cooperative nelle altre giornate. A breve forniremo a tutte le scuole aderenti un kit che prevede pettorine, cappelli e altri strumenti per rendere i percorsi sicuri e, allo stesso tempo, divertenti” – ha concluso.

Il progetto porterà alla creazione di un modello che potrà essere avviato ogni anno scolastico per le prime classi degli istituti partecipanti. Per quanto riguarda l’individuazione degli spazi dedicati alla mobilità sostenibile, delle strade e degli itinerari, saranno attivati dei tavoli di collaborazione attraverso l’ascolto, la partecipazione e l’innovazione. L’obiettivo ambizioso è quello di connettere infrastrutture e servizi di mobilità nel raggio di circa 200 metri da ogni istituto rendendo quest’area sicura e “amica della mobilità dolce”, attraverso l’identificazione di soluzioni di integrazione modale, la risoluzione di problematiche e la promozione di una cultura di mobilità intelligente e sostenibile. In questo modo si prevede di interessare circa 11.000 alunni di 51 scuole primarie, 8.300 alunni di 23 istituti secondari di primo grado, circa 14.000 studenti di 20 scuole secondarie di secondo grado, e di coinvolgere attivamente circa 1.000 persone tra insegnati, docenti e personale scolastico e 2.000 tra stakeholders, volontari e familiari. La sperimentazione dovrà concludersi entro il prossimo 31 dicembre.

Foto repertorio

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