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Omicidi stradali, la strage infinita. Il legale: “Occorre prevenzione”

L'avvocato Pierfrancesco Clemente, esperto in materia, approfondisce gli aspetti legali del dramma vissuto dalle vittime della strada

Pubblicato da: Adalisa Mei | Ven, 12 Gennaio 2024 - 16:39
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E’ una strage infinita. Con oltre 9.200 incidenti stradali nel 2022, il 2,2% in più dell’anno precedente, la Puglia è al nono posto in Italia, al 13º rispetto al numero dei residenti per numeri di incidenti stradali. La maglia nera va alla provincia di Bari, prima in classifica anche in relazione alla popolazione residente seguono Brindisi, Barletta Andria Trani, Lecce, Taranto e infine Foggia.

Ma soprattutto sono ancora troppe le vittime di incidenti, spesso provocati dalla distrazione di chi si mette alla guida e  dalla scarsa consapevolezza dei rischi collegati alla propria condotta. Dall’uso di droghe e alcool, ma anche dalla mancanza di buon senso. Ma da oltre 5 anni l’omicidio stradale è un reato previsto dal diritto penale italiano. Si tratta di un vero e proprio delitto previsto dall’art. 589 bis del codice penale e punisce chi cagioni, mediante una condotta colposa (imprudenza, negligenza o imperizia), la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. Della materia ne abbiamo parlato con l’avvocato Pierfrancesco Clemente, che assiste con il collega Gioacchino Ghiro da tempo la Fondazione ‘Ciao Vinny Onlus’, al fine di partecipare  al fianco delle vittime e dei loro familiari costituendosi parte civile nei processi penali per omicidio stradale. L’associazione, che da 20 anni opera senza fini di lucro, persegue fini di solidarietà sociale e difende i diritti di tutti i soggetti più deboli e in particolare delle vittime di incidenti stradali.

La Puglia è  al nono posto in Italia per numero di incidenti stradali. E Bari indossa la maglia nera. Una situazione che continua a peggiorare con ancora troppi morti. Quali sono le cause principali? Credo che l’aumento degli incidenti stradali sia dovuto ad una serie di fattori, ognuno dei quali è di per sé fonte di tragici eventi e mi riferisco: ai nuovi neopatentati spericolati e senza esperienza, ai corsi propedeutici al rilascio del titolo che non formano adeguatamente i futuri conducenti, alle scarse o finte manutenzioni dei mezzi, all’uso e abuso di sostanze stupefacenti e alcol, in generale al mancato rispetto del codice della strada, alla distrazione ed alla mancanza assoluta del buon senso oltre ad una pessima educazione stradale, ed in alcuni rari casi a vere e proprie coincidenze impreviste ed imprevedibili comunque nefaste. Poi siamo al nono posto che fortunatamente non è il primo, mi piace sempre vedere il bicchiere mezzo pieno, pertanto credo che Bari e la Puglia in genere hanno ampio spazio di miglioramento se si interviene con progetti concreti di prevenzione.

Compie 5 anni la legge sull’omicidio stradale. Quando si configura e quanta incidenza ha avuto sulla riduzione di morti e feriti? Il nuovo art.589 bis cp (omicidio stradale), dalla sua introduzione si è dimostrato un ottimo strumento ma prevalentemente in sede giudiziaria, ovviamente se non vi è un educazione stradale o non si fa educazione stradale cercando di prevenire tragici eventi l’articolo in se non può mai essere il deterrente assoluto o comunque l’unico deterrente. Prevede varie fattispecie colpose che implicano come evento finale la causazione della morte di una persona.

Il I° comma contempla una previsione di condanna da 2 a 7 anni in caso di morte di una persona a causa del mancato rispetto del codice della Strada, il II° se si causa la morte di una persona in stato di alterazione psicofisica da assunzione di sostanze stupefacenti, (il che significa anche tracce nel sangue di assunzioni precedenti), da 8 a 12 anni, il III° comma, stessa pena se si causa la morte di una persona in stato di ebbrezza; IV° comma da 5 a 10 anni; V° n1 se si procede in un centro urbano ad una velocità superiore al doppio del limite o superiore a 70km e si causa la morte di una persona, n2 se si procede con semaforo rosso e si causa la morte, n. a chi fa inversione di marcia in zona non consentita o si effettua un sorpasso e si causa la morte, VI VII e VIII comma sono circostanze aggravanti o diminuenti della pena.

Incidenti stradali e processi: l’associazione ‘Ciao Vinny’, tramite lei e l’avvocato Gioacchino Ghiro si costituisce da tempo parte civile nei processi. Quali obiettivi sono stati raggiunti? Il progetto CiaoVinny Legal, nasce dalla volontà di essere presenti al fianco dei familiari delle vittime e della Procura della Repubblica nei processi penali, dando voce proprio alle stesse vittime, al fine di poter fornire ulteriore supporto.

L’iniziativa è partita nel 2016, ottenendo vari ed importanti risultati non solo nei numerosi processi dove si è costituita, nel 2017 e nel 2021 la Fondazione è stata finalmente riconosciuta dalla Procura della Repubblica di Bari persona offesa nei procedimenti scaturenti da questi tragici eventi, riuscendo ad essere informati sin dalle prime fasi, questo sta premettendo alla Fondazione di essere sempre più presente.

Certo ancora oggi non è semplice per la Fondazione stessa, nostro tramite, riuscire a recuperare dagli imputati gli importi relativi ai danni causati per la violazione del diritto da sempre tutelato dalla Fondazione Ciao Vinny Onlus, ossia la vita. Infatti tutto quello che la Fondazione recupera dai processi penali, viene riutilizzato per progetti di prevenzione su varia scala a livello locale e regionale, l’auspicio è di essere più celeri ed incisivi in modo da prevenire sempre di più e di ridurre queste tragedie al minimo possibile.

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