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Bari, soldi per non pubblicare foto hot: due arresti

La vittima aveva già pagato 2mila cedendo alle minacce - VIDEO

Pubblicato da: redazione | Mer, 17 Gennaio 2024 - 09:07

La Polizia di Stato ha arrestato a Bari un ventiquattrenne di nazionalità georgiana e un diciottenne residente in provincia che, in concorso, hanno posto in essere una serie di condotte finalizzate ad una estorsione, con minaccia di pubblicazione di foto intime, qualora la vittima non avesse adempiuto alle numerose richieste di denaro o altre utilità. Per il medesimo reato è stato anche denunciato un minorenne. L’attività di indagine svolta dagli Agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni “Puglia”, è nata a seguito della denuncia di un trentenne della provincia il quale, dopo aver scambiato foto intime con una presunta interlocutrice su una nota piattaforma di messaggistica, è stato costretto negli ultimi mesi ad effettuare più ricariche su carte di credito e a cedere buoni acquisto su di una piattaforma di e-commerce, al fine di non veder pubblicati i propri video e le proprie foto.

Dopo un iniziale illecito pagamento di 2mila euro la giovane vittima, di seguito all’ennesima richiesta di altri 800 euro, ha deciso di chiedere l’aiuto del personale specializzato. L’attività di osservazione degli Agenti della Polizia Postale in una via del quartiere Libertà di Bari, dove era stato dato appuntamento alla giovane vittima, ha consentito di identificare le persone coinvolte e procedere all’arresto in flagranza dei presunti estorsori, impedendo la prosecuzione delle condotte ad opera degli stessi e il recupero delle somme estorte. Su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, gli arrestati sono stati condotti presso la locale Casa Circondariale. Il minore è stato affidato ai propri genitori. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura pre-cautelare, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

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