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Bari, dopo l’addio della Giustizia resta il “rudere” in via Nazariantz

Il palazzo che ha ospitato per 18 anni gli uffici giudiziari è inutilizzato: porte murate per evitare incursioni

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Gio, 22 Febbraio 2024 - 08:41
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A gennaio del 2019, il palazzo di via Nazariantz è stato sgomberato e gli uffici giudiziari (presenti in quell’edificio per 18 anni) si sono trasferiti nelle torri di Poggiofranco. Da quel giorno i cancelli sono rimasti serrati: il palazzo di cinque piani di proprietà dell’Inail è stato dichiarato inagibile nel maggio del 2018 per rischio crollo. Una volta sgomberato però è rimasto chiuso. I proprietari hanno provveduto anche a murare gli accessi per evitare incursioni e furti. “Più passa il tempo – denunciano i residenti – più quell’edificio diventa un rudere. Qualche volta notiamo anche persone scavalcare i cancelli e intrufolarsi chissà per quali ragioni. Sarebbe bello che in seguito a lavori di messa in sicurezza quell’edificio tornasse a vivere. Ne gioverebbero anche le attività commerciali della zona”. I genitori che accompagnano i figli nella vicina scuola denunciano da tempo anche la presenza di topi, zanzare e persino serpenti, tutti provenienti dalla zona ormai abbandonata da anni dell’ex palazzo di Giustizia.

Nel frattempo la storia “infinita” degli uffici giudiziari continua: completati i trasferimenti nelle due torri di Poggiofranco, si attende l’avvio vero e proprio del cantiere nelle ex casermette per la realizzazione del Parco della Giustizia. Sono terminati i lavori di abbattimento delle vecchie strutture presenti, per fare spazio all’opera da oltre 500 milioni che  si estenderà per 15 ettari di cui 10 saranno riservati al verde.  Saranno quattro gli edifici occupati dalla giustizia (con all’interno anche delle corti verdi), secondo il progetto dell’archistar genovese Alfonso Femia: l’edificio A di 4  piani, più una piastra a piano terra, sarà riservato al Tribunale Penale e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale; edificio B: 3 piani totali, per il Tribunale Civile;  edificio C: 3 piani, più una piastra a piano terra, per Corte d’Appello e Procura Generale; edificio D: 3 piani, più una piastra a piano terra, in cui, pur separati nella loro articolazione interna e negli ingressi, saranno  accorpati il Tribunale e la Procura dei Minori, il Tribunale di Sorveglianza e la sede dei Giudici di Pace. Tutt’attorno un grande parco con percorsi ciclabili e pedonali e anche un lago artificiale.

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