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Gli spinterometri trasformati in simboli d’arte per il Poliba

L’artista coinvolto nell’opera, Made514, promette: “Cercherò di rievocare la tensione che li percorreva”

Pubblicato da: redazione | Gio, 19 Settembre 2024 - 14:39

Il Politecnico di Bari e “Evyartillery srls”, più semplicemente “Unlike” di Padova, azienda di servizi per l’organizzazione di grandi eventi (festival culturali, mostre, arte urbana, workshop), hanno inteso instaurare un rapporto di collaborazione, in partnership, per lo svolgimento di attività di ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione, divulgazione scientifica attraverso l’arte contemporanea.

In questa direzione, e su indicazioni del Poliba, Unlike si incaricherà della progettazione e realizzazione di eventi culturali di rilievo, studi, ricerche, anche attraverso l’attribuzione di tesi di laurea e borse di studio.

I contenuti completi sono presenti nell’accordo quadro, di durata biennale rinnovabile, sottoscritto dal Rettore, Francesco Cupertino per il Politecnico e dalla legale rappresentante, Paola Spinuso per Unlike.

La convenzione, ufficializzata il 9 settembre scorso, ha consentito un primo passo concreto di collaborazione. Si tratta della partecipazione e collaborazione del Poliba “IN MY NAME. Above the show”: la grande mostra-evento internazionale di Unlike dedicata alla storia e all’evoluzione dell’Urban Art. L’iniziativa, dopo Treviso, in Veneto, è in corso in Puglia, a Monopoli (sino al 3 novembre 2024) negli spazi rigenerati dellEx Deposito militare Carburanti. La mostra, curata da Martina Cavallarin, Antonio Caruso e la direzione artistica di MADE514, coinvolge 17 artisti e presenta 155 fra tele e disegni, 2 opere in Virtual Reality, 18 tra sculture e installazioni, 5 video. Considerevole e attuale, affermano Cavallarin e Caruso, è “la forte spinta che l’Arte compie nei confronti della riqualificazione urbana e della rigenerazione culturale delle città con particolare riferimento alle periferie”.

In tale contesto, la collaborazione del Poliba con Unlike nel progetto, “IN MY NAME”, riguarda una rielaborazione artistica degli Spinterometri, attrezzature scientifiche in disuso, di grande impatto scenico. Gli spinterometri, sfere cave in alluminio-rame di circa 1,5 m di diametro, occupavano la scena dell’ampia sala-laboratorio dell’Alta Tensione (caduta in disuso negli anni ’90) afferente all’attuale Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione.

Tali componenti erano utili alla misura diretta e agli effetti di tensioni impulsive, come quella dei fulmini (da 1 milione di volts!) o di tensioni alternative della rete elettrica. Non più reintegrabili alla loro funzione originaria, gli spinterometri diverranno protagonisti di un intervento artistico il cui scopo sarà la restituzione a nuova vita di oggetti altrimenti da smaltire e al contempo la reinterpretazione degli spazi Poliba attraverso un rinnovamento inedito dei suoi elementi. Proposito conclusivo è proprio il concetto di restituzione degli oggetti ad “abitare” nuovamente la comunità accademica del Politecnico di Bari attraverso un’installazione permanente.

A tale nuova funzione si dedicherà l’estro artistico di Made514, Urban artist e Direttore artistico di “IN MY NAME. Above the show” che anticipa: “realizzerò un live painting, un progetto durante il quale interverrò pittoricamente sulla superficie di due oggetti molto particolari, due sfere di alluminio di quai metri di diametro, ex spinterometri anni ’70 del Politecnico. Cercherò di rievocare la tensione che li percorreva. Gli spinterometri mi entusiasmano, mi piace che il mio coinvolgimento sia un atto oltre che performativo anche simbolico per le relazioni tra ambiti della ricerca umana così diversi ma anche così simili per tanti versi. Uscire dagli schemi, il pensiero laterale, l’intuizione, la visione, l’antagonismo all’ufficialità, l’ardire, la perseveranza, lo studio, la dedizione sono territori di confine che conquistiamo per noi stessi sotto il dictat di una tensione interna, che poi ricade su tutto ciò che ci circonda.”

L’evento-intervento live di Made514 avrà luogo pubblicamente a Bari, presso Piazza del Ferrarese, con l’opening previsto per il 26 settembre 2024, dalle ore 18.00, alle ore 22.00.

L’iniziativa vuole presentarsi come un evento rivolto alla città, utile a favorire un rapporto trasversale di apertura dell’Accademia verso il Territorio, anche attraverso la sperimentazione di nuovi registri e nuove modalità, all’insegna delle contaminazioni tra scienze dure e scienze umane, in grado di favorire la divulgazione scientifica dei contenuti della ricerca. Si tratta di una connessione significativa tra la ricerca accademica e l’urban art che prende forma attraverso la live painting di un grande artista come Made514, offrendo una rappresentazione concreta dello stato attuale dell’urban art”, sottolinea Paola Spinuso, CEO di Unlike Unconvetional Events.

“Attraverso l’arte – aggiunge il Rettore, Cupertino – vogliamo comunicare al territorio la nostra capacità di mettere insieme le conoscenze tecnico scientifiche con quelle umanistiche. Questa contaminazione tra i saperi sarà la chiave del successo per i professionisti del futuro. Nei prossimi anni avremo bisogno di competenze inedite, molto ibride, per governare la complessità delle nuove tecnologie”. Con visione complementare e più specifica, la prof.ssa Mariangela Turchiarulo, delegata alla comunicazione istituzionale del Poliba aggiunge: «Il Politecnico di Bari ha assunto, già da anni, il ruolo di motore di sviluppo della città, del territorio e dei suoi spazi, dando un importante contributo nelle politiche di programmazione urbanistica e di sviluppo per un ‘umanesimo scientifico’. Il nostro Ateneo vuole trasformare la città di Bari in un laboratorio urbano, uno spazio condiviso e inclusivo, animato da una comunità allargata, partecipe e consapevole nel quale la formazione, la cultura e le arti si incontrano favorendo contaminazioni tra le scienze”.

Altre attività sono previste dalla collaborazione Poliba-Unlike: una masterclass a tema sulla progettazione urbana e le arti contemporanee, in programma presso il Politecnico di Bari ad ottobre e un incontro sulla mostra-evento “IN MY NAME. Above the show” con il personale e gli studenti del Politecnico il 14 ottobre a Monopoli, sede espositiva.

Chi è il l’artista-protagonista. Made514 (Alberto Capozzi), nato a Padova il 7 giugno del 1975, dove vive e lavora, è uno dei nomi più importanti del writing italiano. Ha iniziato la sua carriera nel mondo dei graffiti nei primi anni ’90. Parallelamente all’attività nel mondo del writing ha perseguito una carriera artistica legata alla scultura e alla pittura in nome della sperimentazione di materiali e tecniche trasponendo l’esperienza del writing su supporti più convenzionali. Il lavoro di Made514 si compone di una pratica legata al writing e parallelamente si snoda attraverso percorsi più convenzionalmente artistici su tela e altri materiali. In entrambi i casi le opere sembrano arricchirsi costantemente di nuovi livelli e complessità, testimoniando non solo una crescita a livello tecnico ma anche una curiosità crescente verso la sperimentazione di materiali e superfici di volta in volta nuovi. Made514 ha collaborato con INWARD per ”Alepactory. Arti Grafiche Boccia per la Creatività Urbana”, ”Ad Majolica. Museo diffuso delle Maioliche della Street Art” e “Carpisa Tattoo” con l’opera ”Strawberry”, ed è stato selezionato da Ceres su segnalazione di INWARD per la realizzazione del rivestimento Ceres Tram.

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