I primi quattro impianti collegati al servizio di bike sharing sono già attivi da dicembre scorso: a una manciata di passi dalla stazione e in corso Vittorio Emanuele. A partire dalle prime settimane del 2025 toccherà ad altri trenta impianti che saranno attivati in tutti i quartieri dove sono presenti le stazioni del bike sharing. A vincere una gara, che per lunghi anni è andata ‘vuota’, sono stati Igp decó/clearchannel, Ergo e Studio 5. Si chiude così una lunga diatriba per il Comune di Bari. E che risale al primo mandato dell’ex sindaco Antonio Decaro. Lasciata alle spalle la poco fortunata esperienza del bike sharing nel 2007, l’allora amministrazione comunale riaprì la partita: la società che si aggiudicò il bando per la fornitura e la gestione delle “bici in condivisione” per spostarsi all’insegna della mobilità sostenibile, propose installazioni pubblicitarie, in modo da garantire economicamente la manutenzione costante dei mezzi.
Una progettazione esecutiva, quindi, che riguardava sia la parte impiantistica, quindi le biciclette e le velostazioni, sia il posizionamento degli impianti di pubblicità. Ed è stato proprio questo il nodo della discordia. Le problematiche si sono moltiplicate nel corso del tempo: uno dei tanti ostacoli è stato anche posto dalla Sovrintendenza che doveva autorizzare la sistemazione dei totem pubblicitari anche in strade sottoposte a vincolo come via Sparano o corso Vittorio Emanuele. Non solo: la gara per l’affidamento degli impianti pubblicitari su tutto il territorio cittadino, è andata più volte deserta. Tra gare deserte, quindi, e ricorsi sono trascorsi anni. Sino all’epilogo dei giorni scorsi. Quando il bando si è chiuso con dei vincitori. Ora l’obiettivo è procedere con nuove installazioni. Già negli anni scorsi l’amministrazione ha dettato una nuova linea rimuovendo quei cartelloni divenuti abusivi per la scadenza di tutte le autorizzazioni e che non sono stati rimossi spontaneamente dalle aziende come previsto. Ora la città sarà pronta a ospitare cartelloni nuovi, moderni, che impatteranno meno rispetto alla visuale del paesaggio e degli edifici presso cui saranno installati. Oltre a rispettare l’ambiente considerando la totale assenza dell’uso di carta. Installazioni con messaggi variabili e non che entro l’anno prossimo saranno presenti in buona parte della città.