Cinque incidenti stradali con fuga in un mese. È quanto accade a Noicattaro, a denunciarlo la Polizia Locale evidenziando che i conducenti protagonisti dei sinistri “si sono dati alla fuga ignorando le proprie responsabilità” ma sono poi stati rintracciati grazie ai filmati del sistema di videosorveglianza.
“Cinque casi – commenta il comandante della Polizia Locale, Gregorio Filograno – “in cui qualcuno ha creduto di potersi sottrarre a danni causati e responsabilità, allontanandosi dal luogo del sinistro senza prestare soccorso o senza fornire le proprie generalità. In tutti e cinque gli episodi, i responsabili sono stati identificati grazie alle immagini della videosorveglianza”. Sul caso è intervenuto anche il sindaco Raimondo Innamorato.
“Ancora una volta – commenta – emerge l’efficienza del sistema di videosorveglianza di città che negli ultimi mesi è stato incrementato per una copertura capillare del territorio. Questo ci gratifica, rispetto all’impegno che, come amministrazione comunale, stiamo mettendo nel reperire le risorse necessarie a integrare il servizio e renderlo altamente tecnologico e soprattutto ci stimola nel sensibilizzare la collettività: abbandono di rifiuti, incidenti con fughe non rimangono più impuniti. Un impegno che ci permette di garantire equità di trattamento nei confronti dei cittadini per bene che rispettano le regole e il territorio”, ha concluso. Oltre al sistema di videosorveglianza, ha contribuito efficacemente al raggiungimento del risultato anche la collaborazione dei cittadini.
“L’alleanza concreta tra istituzioni e comunità – ha detto infine il comandante Filograno – ha permesso di ricostruire ogni dinamica, individuare ogni veicolo e risalire con precisione a ogni conducente coinvolto. Nessuno è riuscito a farla franca. Questo è un messaggio chiaro a chiunque pensi ancora che fuggire sia una soluzione. Non lo è. Le strade sono presidiate, gli occhi elettronici vigilano costantemente, e la cittadinanza ha dimostrato di non voltarsi dall’altra parte. La fuga, oltre a essere un gesto vile, può essere anche un reato. Omettere il soccorso, o rifiutarsi di fornire le proprie generalità dopo un incidente, espone a conseguenze gravi: denuncia penale, ritiro della patente, e in alcuni casi anche la reclusione. Chi si ferma, chi soccorre, chi collabora, non solo adempie a un obbligo di legge, ma compie un gesto di civiltà”.