Nel panorama digitale odierno, un oggetto inaspettato sta catturando l’attenzione su TikTok: il Metaphone, una lastra di plastica trasparente sagomata come uno smartphone. Privo di funzionalità tecnologiche, questo dispositivo è diventato virale grazie a un video della di una creator, in cui simula l’uso di un telefono mentre è in fila per un bubble tea.
Il Metaphone è sostanzialmente quindi un oggetto in plastica rigida, modellato per assomigliare a uno smartphone, ma completamente inutile dal punto di vista tecnologico. L’idea alla base è quella di offrire una “sostituzione sensoriale” per coloro che sentono il bisogno compulsivo di controllare il proprio telefono, anche in assenza di notifiche o messaggi .
Il video della creator @askcatgpt ha superato i 50 milioni di visualizzazioni, suscitando un acceso dibattito online. Molti utenti si sono riconosciuti nel gesto automatico di prendere in mano il telefono durante momenti di attesa o noia.
È utile o solo una provocazione?
Sebbene il Metaphone non offra soluzioni concrete per combattere la dipendenza da smartphone, ha il merito di stimolare una riflessione. Come osserva il neuroscienziato Mark Williams, le notifiche e le interazioni digitali attivano nel cervello umano risposte automatiche simili a quelle delle dipendenze comportamentali .
Il Metaphone non è quindi certamente la cura, ma attiva consapevolezza. Serve a farci interrogare sul nostro rapporto con la tecnologia e sull’importanza di ritrovare momenti di disconnessione nella nostra routine quotidiana.