La città dice addio a Manlio Epifania, tra i promotori di progetti di riuso di terreni abbandonati come il parco Gargasole e Ortogentile. Tanti i messaggi di cordoglio.
“La notizia della scomparsa di Manlio Epifania mi addolora profondamente – ha dichiarato il sindaco appresa la notizia -. Ci conoscevamo dagli anni Settanta, gli anni della mobilitazione giovanile e dell’impegno che ha prodotto le prime esperienze di occupazioni pacifiche e riuso collettivo di spazi abbandonati. Manlio è stato un visionario, un idealista con radici ben piantate in quella terra che ha sempre guardato con gli occhi del militante ecologista. Nella nostra città, solo negli ultimi anni, è stato tra i promotori di una serie di esperienze di agroecologia – da Parco Gargasole a Ortogentile agli orti urbani e scolastici – che oggi sono riconosciute e partecipate da una comunità ampia e trasversale che si riconosce nelle pratiche di mobilitazione dal basso per la tutela dell’ambiente e degli spazi di naturalità urbana. Tra noi non sono mancate differenze di vedute e, da parte sua, dacché sono sindaco, anche critiche severe. Ma questo non toglie niente alla stima e all’affetto che gli ho sempre portato. Le sue competenze e le sue idee, maturate in tempi lontani, sono oggi più che mai attuali per contribuire a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici nelle nostre città. Sono certo che tutto quanto ha seminato nella sua vita, sempre in una dimensione comunitaria e condivisa, continuerà a germogliare nel tempo. Ai suoi familiari e ai suoi amici giunga l’abbraccio mio personale e quello dell’intera città”.
“In questi casi si è soliti dire “non ci sono parole”. Ma per Manlio non è così. Per lui ci sarebbero fiumi di parole da dire: racconti, pensieri, ricordi di momenti meravigliosi passati insieme…a immaginare il parco Gargasole, a organizzare eventi con i bambini, a fantasticare su come realizzare il prossimo picnic senza plastica… e tanto altro ancora – si legge in un post di Retake Bari – Manlio se n’è andato, ma rimane con noi. Sarà con noi ogni volta che ci stupiremo della natura, ogni volta che lotteremo per un sogno, un progetto, un’utopia, ogni volta che faremo qualcosa per il bene della comunità. Manlio era il nostro faro. Le sue parole, sempre decise e mai casuali, sapevano trovare il modo giusto per esprimere una visione politica, una prospettiva di mondo.
Ed era bellissimo perdersi e lasciarsi guidare da quella visione. Questo resterà: è tra noi. Manlio non è andato via. Sarà con noi ogni volta che apriremo le porte di Gargasole, sarà ad Orto Gentile, sarà dietro ogni orchidea che spunterà, ciclicamente, nel nostro amato parco”. (foto retake)