In un periodo ancora segnato da incertezze economiche e tensioni internazionali, l’Indice di Felicità degli italiani segna una lieve crescita, attestandosi a 60 punti su 100, in aumento di un punto rispetto alla precedente rilevazione. È quanto emerge dalla nuova indagine trimestrale realizzata dall’Istituto Piepoli per l’Unione per la Difesa dei Consumatori.
Secondo l’indagine, quasi tre italiani su quattro si dichiarano felici: il 29% molto felice e il 40% abbastanza felice, mentre il 31% si definisce poco o per nulla soddisfatto della propria vita. La felicità cresce con l’età, soprattutto tra i meno giovani (34% tra gli over 54 contro il 26% tra i 18-34enni). Tra le ragioni del benessere prevale sempre più la dimensione familiare, indicata nel 39% dei casi, seguita dal miglioramento della salute personale o dei propri cari (28%), dalla stabilità affettiva (27%) e, in misura minore, dal lavoro (13%) e dalla condizione economica più favorevole (12%).
Sul fronte opposto, tra le cause di infelicità dominano le preoccupazioni economiche (49%), seguite da problemi di salute propri o dei familiari (32%), eventi negativi in famiglia (26%), difficoltà lavorative (17%), guerre e tensioni internazionali (14%) e crisi affettive (11%). L’indagine conferma dunque una società che, pur tra difficoltà e incertezze, ritrova nei legami familiari la principale fonte di equilibrio e di felicità.
“L’aumento dell’indice di felicità è un segnale positivo, ma l’Italia resta divisa tra chi vede un futuro possibile e chi si sente ancora ai margini”, afferma Martina Donini, presidente nazionale di Udicon. “La famiglia si conferma la principale fonte di benessere, mentre il lavoro e le difficoltà economiche continuano a pesare. La felicità non misura solo l’umore, ma la fiducia e la sicurezza con cui gli italiani guardano al proprio futuro: ed è su questa fiducia collettiva che si gioca oggi la vera tenuta sociale del Paese”, conclude.