È stata ritrovata a Malta, dopo mesi di indagini internazionali, la statua in cartapesta della Madonna Addolorata rubata il 16 marzo dal cimitero di Lecce. Il manufatto sacro, alto circa un metro e venti e risalente ai primi del Novecento, appartiene all’Arciconfraternita Maria Santissima Addolorata e venne sottratto dalla cappella dedicata alla Vergine.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari e del Comando provinciale di Lecce, la statua era stata messa in vendita online per 1.500 euro e aveva viaggiato rapidamente: prima acquistata da un uomo di San Pietro Vernotico, poi da un acquirente di Oria, fino ad arrivare a La Valletta, nell’abitazione di un collezionista maltese.
Il recupero è stato possibile grazie alla cooperazione con Eurojust ed Europol, che hanno supportato le attività investigative nella localizzazione del bene all’estero. Le persone coinvolte nelle compravendite del manufatto risultano ora indagate per ricettazione ed esportazione illecita di beni culturali. Nel pomeriggio di oggi, alle 18, la Madonna Addolorata sarà ufficialmente riconsegnata all’arcivescovo di Lecce, monsignor Angelo Panzetta, durante una cerimonia nella chiesa di Sant’Angelo. Un ritorno atteso e simbolico, che chiude una vicenda iniziata con un furto sacrilego e finita oltreconfine.