Trento conquista il primato nazionale della qualità della vita. A certificarlo è la trentaseiesima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore, pubblicata oggi, che dal 1990 misura benessere e condizioni di vita nelle province italiane. Sul podio, subito dopo Trento, si piazzano Bolzano e Udine, confermando la forza dei territori del Nord anche in questa edizione.
La top ten è dominata quasi interamente dal Settentrione: Bologna è quarta, Milano ottava, mentre piccole e medie province come Bergamo (quinta, vincitrice nel 2024), Treviso (sesta, con un balzo di 18 posizioni), Verona (settima), Padova (nona, ritorno tra le prime dieci dopo trent’anni) e Parma (decima) consolidano un quadro di forte competitività.
Le grandi città metropolitane tornano a risalire: Roma guadagna 13 posti e si ferma al 46° posto, Genova sale di 11 gradini raggiungendo la 43ª posizione, Torino avanza di una (57° posto). Firenze resta stabile al 36° posto. A Sud, invece, la classifica continua a segnare un forte ritardo: la prima provincia meridionale è Cagliari, solo 39ª, seppur in crescita di cinque posizioni. Reggio Calabria chiude ancora una volta la graduatoria, ultima per il secondo anno consecutivo.
Bari perde due posizioni rispetto al 2024 e scende al 67° posto. Peggio fanno Messina (91ª), Catania (96ª, -13 rispetto allo scorso anno), Palermo (97ª) e Napoli (104ª). Un divario che certifica, ancora una volta, l’Italia spaccata in due tra territori che avanzano e altri che faticano a recuperare.
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