Ogni numero, in sanità, racconta una storia che va oltre le statistiche. E quando quel numero supera quota 500, il racconto diventa quello di un’attività intensa, continua, fatta di scelte delicate e interventi ad alta complessità. È quanto accaduto all’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, dove dal 1° gennaio 2025 a oggi il dottor Gaetano Napoli, direttore della Unità operativa complessa di Chirurgia toracica, ha raggiunto e superato la soglia dei 500 interventi chirurgici.
Non si tratta soltanto di un dato quantitativo. A renderlo particolarmente significativo è la natura dei casi trattati, tutti riconducibili all’ambito oncologico toracico, con un livello di difficoltà elevato che richiede tecnologie avanzate, competenze altamente specialistiche e una forte integrazione tra diverse professionalità. Un’attività che, giorno dopo giorno, ha consolidato il ruolo del reparto come punto di riferimento non solo regionale.
“Questo traguardo non rappresenta soltanto un alto numero di interventi, ma soprattutto la complessità delle procedure affrontate, che richiedono tecnologie avanzate, competenze specialistiche e un’integrazione multidisciplinare di livello – afferma Alessandro Delle Donne, Commissario Straordinario dell’oncologico barese –. La Chirurgia Toracica del nostro Istituto gestisce ogni giorno casi impegnativi, garantendo cure innovative, sicure e in linea con gli standard internazionali. È un risultato che conferma la solidità dell’organizzazione e la capacità delle équipe di operare in scenari che richiedono esperienza e tempestività, mantenendo al centro la qualità e i bisogni dei pazienti. In un contesto di elevata complessità, questi numeri testimoniano un percorso in continua crescita, distinguendosi per affidabilità e impegno verso la cittadinanza”.
A supportare questa lettura arrivano anche i dati ufficiali del sistema regionale SDO/DRG, che certifica l’attività ospedaliera e ne misura la complessità. L’aggiornamento al 31 ottobre 2025 attribuisce alla Chirurgia toracica dell’Istituto un peso medio di complessità pari a 2,036, un valore che fotografa con precisione la difficoltà degli interventi affrontati. Un indicatore che, nel linguaggio sanitario, segnala procedure più impegnative, che necessitano di organizzazione avanzata, esperienza consolidata e strumenti tecnologici evoluti.
“Questo risultato è il frutto del lavoro di un’équipe straordinaria, che ringrazio per dedizione, professionalità e capacità di affrontare ogni giorno interventi ad alta complessità, con il fondamentale supporto dell’équipe medica e di tutto il personale non medico che collabora nella gestione delle problematiche dei nostri pazienti – sottolinea Napoli – la proiezione dell’attività ci porterà a raggiungere circa 530 interventi entro il 31 dicembre, un obiettivo che testimonia l’impegno condiviso nel garantire cure moderne, efficaci e orientate alla qualità di vita dei pazienti”.
L’attività della Unità operativa complessa di Chirurgia toracica comprende interventi per tumori del polmone e della pleura, neoplasie della parete toracica e del mediastino, con approcci che spaziano dalla chirurgia “open” tradizionale alle tecniche mini-invasive video-assistite “VATS”. Un ventaglio di procedure che include anche metodiche diagnostico-terapeutiche avanzate, inserite in un percorso di cura oncologica sempre più integrato e personalizzato.
Dietro il traguardo dei 500 interventi, dunque, non c’è solo un numero, ma un lavoro quotidiano che intreccia competenze, tecnologia e attenzione costante alla persona, confermando il ruolo dell’Istituto Tumori di Bari come una delle realtà più solide e dinamiche nel panorama della chirurgia oncologica toracica.