MARTEDì, 16 DICEMBRE 2025
85,823 ARTICOLI
Dir. resp.:Adalisa Mei
redazione@borderline24.com
85,823 ARTICOLI

 

Direttore Responsabile: Adalisa Mei
Per segnalazioni: redazione@borderline24.com

A Bari Carbonara un nuovo sportello del centro antiviolenza ‘Paola Labriola’

Gestito dall’Aps G.I.R.A.F.F.A.

Pubblicato da: redazione | Lun, 15 Dicembre 2025 - 14:06
IMG-20251211-WA0045

Dopo lo sportello in via Vico XII Modugno a Palese, quello presso la FIOM CGIL in via Messenape e lo sportello nella Casa delle Donne del Mediterraneo in Piazzetta Sant’Antonio, entrambi a Bari, nasce a Carbonara, in via V. Veneto 92/A, proprio all’interno della scuola “Armando Diaz” – 16° Circolo Didattico Ceglie, il quarto sportello gestito dal CAV Paola Labriola, un luogo protetto per raccogliere le richieste di aiuto delle donne e delle ragazze vittime di violenza. Uno spazio scelto con cura per andare incontro a tutte quelle donne e quelle ragazze, ma anche ai bambini e alle bambine, che hanno bisogno di un posto sicuro, in cui sentirsi libere e liberi di raccontarsi e di liberarsi.

Una scelta fondamentale, quella dell’aula scolastica della scuola Armando Diaz, che coprirà una zona densamente popolata come il quartiere di Carbonara e zone vicine, per dare una possibilità alle donne che lo raggiungeranno. Lo sportello sarà aperto il primo e ultimo martedì di ogni mese, dalle 15.30 alle 17.30. All’interno, una operatrice accoglierà chi ne ha bisogno. <<Parliamo sempre di mutamenti culturali e ci piaceva l’idea di accompagnare questi mutamenti con uno sportello all’interno di una scuola – ha detto la presidente dell’APS G.I.R.A.F.F.A. Maria Pia Vigilante – Con i ragazzi e le ragazze di questo istituto faremo degli incontri e quindi è come iniziare un percorso di maturazione e di mutamento culturale già con loro. E poi questo è un territorio molto particolare, dal quale abbiamo constatato che non arrivavano tante telefonate. Noi ci siamo. Questo era il messaggio che volevamo lanciare e questo è il senso degli sportelli sul territorio della città metropolitana>>.

<<Occorre attivare sul territorio più punti possibili a cui le donne possono rivolgersi per parlare, avere un dialogo, essere ascoltate, e poi avviare un percorso – ha sostenuto Valentina Romano direttrice del dipartimento welfare della Regione Puglia – Questo è anche un importante presidio di legalità. Non è irrilevante che questo luogo sia in una scuola, perché oltre a collaborare con i centri antiviolenza, e con G.I.R.A.F.F.A. in particolare, esiste una rete che include anche le istituzioni scolastiche e questa è un’opportunità per il territorio perché sicuramente consentirà accesso alle mamme dei bambini e delle bambine che frequentano la scuola, ma sarà anche presidio per gli stessi bambini e bambine perché è forte l’attività di comunicazione ed educazione che la Regione, insieme con i CAV, svolge all’interno delle scuole
pugliesi>>.

<<In questa città, una rete che diventa sempre più forte si occupa delle donne vittime di violenza – ha affermato il Prefetto di Bari, Francesco Russo – E’ una rete che ha una fortissima sponda in tutte le istituzioni. Ricevo molte, tante, troppe segnalazioni quotidianamente, e quindi da parte nostra c’è sicuramente una partecipazione emotiva, molto importante, perché è necessario che ci sia un coinvolgimento sempre più diffuso da parte di tutti e tutte. È necessario uno scatto di mentalità, lo diciamo sempre, ma lo dobbiamo ribadire tutti i giorni, perché c’è bisogno che tutti siano consapevoli dell’importanza degli altri e delle altre, e del rispetto per chi attraversa le nostre vite. E bisogna, mano a mano, sempre con insistenza, con iniziative, con la partecipazione di tutti e tutte, entrare nella testa delle persone e indirizzare i loro pensieri sulla giusta traiettoria>>.

<<Questi spazi sono necessari perché il lavoro che si fa è un lavoro congiunto – ha affermato Massimo Gambino Questore di Bari – In qualche commissariato noi abbiamo stanze per far sentire le donne a loro agio. Molto spesso con loro ci sono i figli e le figlie. Spazi come questi servono a far comprendere alle donne vittime di violenza quali sono le possibilità e gli strumenti a loro disposizione>>. <<E’ un’ottima iniziativa che spinge le donne a rompere quel muro di silenzio che talvolta le induce a non considerare la situazione di disagio che si trovano a vivere – ha affermato il gen. Gianluca Trombetti comandante Provinciale dei Carabinieri di Bari – Aprire questi sportelli vuol dire manifestare sul territorio una vicinanza strategica. Per prevenire il fenomeno di violenza contro le donne è essenziale. I dati ci restituiscono un incremento del 3% dei reati che fanno parte del cosiddetto Codice Rosso, ma possiamo anche leggere un dato positivo in questo: l’emersione . La cartina tornasole di quello che sto affermando è che, sempre più spesso, donne che vivono da tanti anni all’interno di coppie strutturate decidono di denunciare, rivelando tutte le prevaricazioni che hanno subito nel corso di un’intera vita. C’è più consapevolezza degli strumenti che l’ordinamento mette a loro disposizione e della capacità di proteggere le donne e guidandole in un percorso complicato>>.

<< È una scelta molto forte quella di aprire le porte della scuola ad uno sportello antiviolenza – ha detto la dirigente dell’istituto “Armando Diaz” Olga Frate – perché forte è la situazione in cui lavoriamo e quindi, a fronte della conoscenza di tante situazioni che necessitavano del nostro aiuto, ho voluto aprire a chi ha le competenze per aiutare le donne, in modo morbido ma deciso, le loro famiglie e l’intera società. Era una risposta che il territorio meritava e che noi, ovviamente, come scuola eravamo tenuti a dare>>.

L’APS G.I.R.A.F.F A è un’associazione di donne che dal 1997 si occupa di donne vittime di violenza. Gestisce il centro antiviolenza intitolato a Paola Labriola, la psichiatra uccisa da un paziente nel 2013 sul suo posto di lavoro. Agli sportelli fisici si aggiungono uno sportello online e uno mobile su un camper che raggiunge le donne e le ragazze in difficoltà direttamente nei luoghi in cui vivono. Ha una casa rifugio “Casa dei diritti delle donne” destinata a donne vittime di tratta con o senza minori, e una casa in cohousing denominata “V.I.T.A.”. Dal 1999 Giraffa gestisce il numero verde nazionale antitratta 800 290 290 e dal 2006 il 1522.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

L’Orchestra Filarmonica Pugliese a Roma: l’esibizione...

La stagione concertistica “Armonie al Quirinale”, in occasione del Giubileo, ha...
- 15 Dicembre 2025

A Bari Carbonara un nuovo sportello...

Dopo lo sportello in via Vico XII Modugno a Palese, quello...
- 15 Dicembre 2025

Sanità, il Miulli eccellenza in Puglia:...

L’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti si conferma tra le...
- 15 Dicembre 2025

Lavori Aqp a Bitritto, rubinetti chiusi...

Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi funzionali all’esecuzione dei lavori previsti nel...
- 15 Dicembre 2025