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Vendeva come olio extravergine di oliva quello di semi: denunciato per frode un commerciante nel Brindisino

L’olio era pubblicizzato come “extravergine di oliva 100% italiano locale di Altamura”

Pubblicato da: redazione | Mer, 17 Dicembre 2025 - 08:25
olio gdf

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza stanno intensificando i controlli nel settore olivicolo e oleario nella provincia di Brindisi, attraverso un’attività di monitoraggio dell’olio posto in vendita negli esercizi commerciali del territorio e nei mercati settimanali cittadini.

Da ultimo, i militari della Compagnia di Fasano hanno eseguito un controllo ispettivo nei confronti di un esercente che aveva esposto per la vendita dell’olio pubblicizzato come “extravergine di oliva 100% italiano locale di Altamura” confezionato in latte e contenitori di plastica privi di ogni indicazione obbligatoria relativa alla tracciabilità e alle indicazioni di conservazione del prodotto. I militari hanno quindi eseguito un campionamento del prodotto, ma dagli esami di laboratorio è emerso che l’olio conteneva valori di spettrofotometria e di acidità non conformi, nonché marcatori che indicavano come l’olio in questione fosse in realtà composto da una miscela di olio di oliva e olio di semi.

Il titolare dell’esercizio commerciale è stato quindi denunciato per il reato di frode in commercio. La responsabilità dell’indagato, tuttavia, sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.

Nel corso di un altro controllo ispettivo svolto nei confronti di un imbottigliatore di Fasano, i militari hanno sequestrato altri 391 litri di olio extravergine italiano in quanto stoccato per la successiva vendita in contenitori con etichette prive delle indicazioni obbligatorie previste dalla normativa di settore, di cui al Regolamento UE n. 2104/2017 e dal Regolamento UE n. 1169/2011.

Il contrasto alla vendita di olio non genuino o etichettato in modo non conforme testimonia il lavoro svolto dalla Guardia di Finanza anche nel settore del contrasto alle frodi alimentari, a tutela sia degli operatori onesti del settore, sia della salute e della buonafede dei consumatori, spesso ignari acquirenti di prodotti non genuini o addirittura alterati o contraffatti, e quindi potenzialmente dannosi per il consumatore finale.

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