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Bari, ritorno al lavoro per 250 persone in stato di povertà: ammesse al Reddito di dignità, la speranza di voltare pagina

Pubblicato da: redazione | Lun, 19 Giugno 2017 - 18:45

Sono 250 i patti di tirocinio Red (Reddito di Dignità) sottoscritti dai baresi e ammessi alla misura introdotta dalla Regione Puglia per contrastare le povertà e favorire l’inclusione sociale. Entro la fine di giugno saranno in 400 i baresi chiamati a siglare l’avvio del tirocinio che, per dodici mesi, consentirà loro di percepire il sostegno al reddito previsto a fronte di un’esperienza lavorativa da svolgersi in alcune realtà che hanno aderito alla misura.

Da domani, martedì 20 giugno, – avvisa il Comune di Bari – tutte le informazioni relative alla misura Red saranno disponibili “esclusivamente agli sportelli decentrati nel Municipio 1, in via Trevisani 206, e nel Municipio 3, in via V. Ricchioni 1 (San Paolo)Gli info point saranno attivi dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle 12.30″.

Il programma prevede, per 12 mesi, la formazione e un tirocinio da effettuare nelle aziende, amministrazioni pubbliche, scuole, associazioni del terzo settore e imprese no profit che hanno aderito all’iniziativa.

Al 20 dicembre scorso erano circa 30mila le domande presentate, queste le percentuali per provincia: Bari 28,1%, Lecce 18,2%, Taranto 16,8%, Foggia 16,4%, Bat 10,8%, Brindisi 9,7%. Per il primo anno sono stati stanziati complessivamente 100 milioni di euro, anziché 70 come nelle previsioni iniziali. Possono accedere al reddito di dignità tutti i residenti in Puglia da almeno 12 mesi che abbiano un reddito Isee non superiore a 3mila euro, soglia che potrà essere elevata in presenza di ulteriori disponibilità finanziarie. Quanto entrerà nelle tasche dei pugliesi? E’ stato calcolato che un nucleo familiare di cinque persone incasserà al massimo 600 euro al mese (7mila 200 ogni anno); quattro persone, 520 euro (6mila 240); tre, 430 euro (5mila 160); una coppia, 330 euro (3mila 960); chi è solo, 210 euro (2mila 520 all’anno). La durata massima dell’intervento per ogni persona è di 12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato la provvidenza viene interrotta. Così come si perde ogni diritto in caso di assenza non giustificata dal tirocinio per oltre tre giorni.

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