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Bari, Cgil, Confindustria e Università a confronto per far tornare il Mezzogiorno protagonista: c’è anche Landini

Pubblicato da: redazione | Mer, 20 Giugno 2018 - 20:30

Prende il nome dal documento della Cgil contenente le proposte per lo sviluppo del Mezzogiorno l’evento organizzato da Cgil Puglia per domani 21 giugno nelle ex Officine Calabrese, in via Guglielmo Murari 18, a partire dalle 9.30, con due temi al centro delle rispettive sessioni di discussione: “Nuove politiche industriali per il Mezzogiorno” e “Riattivare la macchina del dialogo tra istituzioni, imprese e sindacati per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione”.  L’iniziativa propone, infatti, di aprire un canale di dialogo tra territori, aziende e istituzioni ricollocando al centro del dibattito le politiche necessarie a ridurre il gap tra Nord e Sud del Paese, una distanza accentuatasi con la crisi degli ultimi anni, a partire proprio dalla Puglia, regione che ha visto, negli ultimi 10 anni, 20mila under 30 andare a cercare fortuna altrove.

“La CGIL ha scelto da sempre di porre questa parte del Paese al centro della propria strategia – dichiara Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Puglia – formulando una proposta complessiva che si regge sull’aumento dell’investimento pubblico verso le regioni del Sud dal 34,5% al 45% del capitale statale, sulla creazione di un’Agenzia per lo sviluppo, su un miglioramento della mobilità e delle infrastrutture e su un piano straordinario per la messa in sicurezza per il territorio.

Lo sviluppo del Mezzogiorno e dei suoi 20 milioni di abitanti non può essere infatti relegato a una questione marginale, come sembrerebbe dal Contratto di Governo, ne può passare da processi di deindustrializzazione. Servirebbe invece – propone Gesmundo -mettere in moto e governare processi di innovazione a partire dalle sedi di contrattazione, aumentando la quota di aziende meridionali che investono in innovazione, ad oggi solo il 15% del totale nazionale, mettendo a punto un piano integrato e coerente che consenta al nostro tessuto produttivo, centrato ancora sulle piccole-medie imprese a conduzione famigliare, di non essere travolto dalla concorrenza internazionale.”

L’iniziativa vedrà la partecipazione, oltre che dei segretari generali delle Cgil regionali di Liguria, Campania, Basilicata, Lombardia, Calabria e Sicilia, gli interventi di Barbara Lezzi, ministro per il Sud, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Stefan Pan, vicepresidente di Confindustria, Adriano Giannola, presidente Svimez, Eugenio di Sciascio, rettore del Politecnico di Bari, Domenico Favuzzi, Ad Exprivia Spa, Tito Vespasiani, segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico meridionale. Le conclusioni delle due sessioni del dibattito saranno affidate a Maurizio Landini e Gianna Fracassi, segretari nazionali della Cgil

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