VENERDì, 05 DICEMBRE 2025
85,572 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
85,572 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Coronavirus, infermieri in rivolta minacciano lo sciopero di 24 ore: “Le nostre vite a rischio”

Pubblicato da: redazione | Sab, 31 Ottobre 2020 - 16:30
locandina sciopero

Hanno scelto un garofano bianco per ricordare i 44 colleghi che hanno perso la vita durante la prima fase dell’emergenza Covid e per far sentire la propria voce, pronti anche ad incrociare le braccia da lunedì 2 novembre. Sono gli infermieri italiani riuniti nel sindacato Nursing Up, che nel pieno della seconda fase dell’escalation di contagi da Coronavirus minacciano uno sciopero di 24 ore – fino alle ore 7 di martedì 3 novembre – “per dire ancora una volta no all’indifferenza, alla mancanza costante di un dialogo costruttivo con il governo e le Regioni, al non coinvolgimento nelle decisioni chiave per il futuro della categoria”.

“Da martedì saremo ancora una volta noi e solo noi, a rischio della nostra vita, a tentare di tirarci fuori dalle sabbie mobili in cui tutti siamo finiti – spiega Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato, che prosegue – È emblematico che in un frangente così delicato per la storia della sanità pubblica del nostro Paese, siano gli infermieri, perno indiscutibile di un sistema deficitario che si regge a galla grazie al loro impegno e alla loro dedizione per la strenua difesa della salute della società civile, a decidere volontariamente di non recarsi sul posto di lavoro e di aderire all’azione  promossa dal nostro sindacato, con tutte quelle che possono essere le conseguenze del loro gesto, garantendo beninteso, come la legge vuole e come vogliono gli stessi infermieri a beneficio dei cittadini, i servizi minimi”.

 A chi chiede alla categoria di rinunciare alla protesta, De Palma risponde spiegando che “troppo importanti sono le istanze in gioco, troppo lunga è l’attesa di una svolta che non è mai arrivata. Prevediamo – prosegue – una massiccia partecipazione, ma soprattutto vogliamo lanciare un messaggio al Governo ed alle regioni che, nei fatti, ci stanno ancora una volta voltando le spalle, con accompagnamento di inutili elogi e lodi sdolcinate”.

Al centro delle istanze della categoria, l’adeguamento di stipendio con un aumento in busta paga, la creazione di un alveo contrattuale autonomo che valorizzi economicamente e professionalmente il ruolo degli infermieri e provvedimenti concreti, che consentano di svolgere la professione in sicurezza. “Consapevoli che lottiamo contro un mostro di nuovo agguerrito e lo facciamo oggi più che mai con armi spuntate, con una carenza di infermieri che ad inizio pandemia era di almeno 53000 unità – proseguono i referenti sindacali – contestiamo quei provvedimenti secondo i quali un infermiere che viene a contatto con un soggetto infetto debba continuare a lavorare fin quando non avrà sintomi della malattia, rappresentando un rischio per se e per gli altri, mentre qualsiasi altro cittadino nelle stesse condizioni viene collocato in quarantena. Anche noi abbiamo famiglie, i nostri figli sono come quelli degli altri, non vogliamo metterli a rischio, pretendiamo di lavorare in sicurezza”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Puglia, campagne devastate da nubifragi e...

Il maltempo continua a mettere a dura prova le campagne pugliesi....
- 4 Dicembre 2025

Il Bari strappa un punto alla...

Primo obiettivo: non prenderle! È questo il diktat di Vincenzo Vivarini...
- 4 Dicembre 2025

Bari, allo stadio della Vittoria due...

Il Museo dello Sport di Bari organizza la prima edizione dell’Open...
- 4 Dicembre 2025

Nardò, trovata viva Tatiana

Tatiana Tramacere è stata trovata viva e sta bene. Lo si...
- 4 Dicembre 2025