SABATO, 27 APRILE 2024
72,775 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
72,775 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell'Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Cassazione, una sentenza difende i vicini: “Sciacquone rumoroso viola diritto al riposo”

Pubblicato da: redazione | Lun, 24 Gennaio 2022 - 12:50

Uno sciacquone troppo rumoroso viola il diritto al riposo dei vicini. Per loro è previsto il risarcimento. E’ quanto scritto in una Sentenza della Cassazione su un caso nello Spezzino. Lo scarico del wc era stato murato in una parete divisoria troppo sottile tanto da rendere rumoroso lo scarico.

Così, la sesta sezione Civile, presieduta dal giudice Antonello Cosentino, ha respinto il ricorso presentato da quattro fratelli (proprietari di un appartamento) in una località del Golfo dei Poeti, in provincia di La Spezia. Questi ultimi sono stati condannati a risarcire 500 euro all’anno a partire dal 2003. La vicenda ha avuto inizio quando una coppia che vive sullo stesso pianerottolo, nell’alloggio confinante, si è rivolta al tribnale di La Spezia. La causa ha come oggetto un nuovo bagno realizzato dai fratelli che provoca “rumori intollerabili derivanti dagli scarichi”. I due hanno chiesto in particolare di eliminare il problema riconoscendo loro un risarcimento, il giudice però ha bloccato la causa.

I due però non si sono arresi e si sono rivolti in Appello a Genova. La Crote ha disposto una perizia che accerterà che lo scarico era così rumoroso da disturbare il riposo dei vicini con inevitabili conseguenze anche alla qualità della vita poiché a ridosso della parete si trova la testata del letto e non era possibile cambiare la disposizione per via delle dimensioni dell’appartamento.

La causa si è poi conclusa a favore dei due coniugi, in particolare, con l’ordine ai proprietari di rivedere la collocazione dello sciacquone risarcendo i due a decorrere dal 2003, anno in cui è comparso il nuovo wc. I quattro fratelli hanno effettuato un ricorso, ma anche in quel caso è stato accertato il “significativo superamento di tre decibel rispetto agli standard previsti dalla normativa specifica”.

La Suprema Corte, riferendosi infine alla Convenzione europea dei diritti umani, fra questi, nello specifico, quanto fa riferimento al rispetto della vita privata e familiare, ha ricordato che “la Corte di Strasburgo ha fatto più volte applicazione di tale principio ” ed ha pertanto confermato la condanna di Appello riconoscendo il “pregiudizio al diritto al riposo.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Quando l’alcol uccide, in Italia situazione...

Nel 2022 circa 8 milioni di italiani hanno bevuto quantità di...
- 27 Aprile 2024

Bari, pedone investito nel quartiere Libertà:...

Non si conoscono le condizioni del pedone che è stato investito...
- 27 Aprile 2024

Turismo, dalla magia del passato alla...

Dalla storia millenaria alle sue bellezze naturali, oggi siamo a Massafra,...
- 27 Aprile 2024

Tre aggressioni nelle carceri pugliesi, il...

 Tre aggressioni avvenute a distanza di poche ore nelle carceri di...
- 27 Aprile 2024