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Discarica Martucci, trovati altri rifiuti. Sospesi i lavori. L’allarme dei sindaci di Conversano e Mola

Pubblicato da: redazione | Sab, 7 Maggio 2022 - 10:32

Nella discarica Martucci, sono stati trovati altri rifiuti fuori dai lotti di discarica. Durante l’esecuzione del carotaggio continuo presso il punto PM4bis sono stati rinvenuti due strati di rifiuti, di cui un primo strato spesso circa 0,2 metri di rifiuti di vario genere ad una profondità di 4,8 metri circa dal piano campagna, e successivamente un secondo strato di rifiuti avente spessore di 0,5 m a profondità compresa tra 8,5 e 9 m dal piano campagna.

Si tratta di una zona esterna ai lotti di discarica, con particolare riferimento al Terzo Lotto oggetto di indagine da parte dei Comuni di Mola di Bari e Conversano. I rifiuti, da una prima analisi qualitativa, sono costituiti da residui plastici, gomme e alluminio.

A darne notizia i sindaci di Mola, Giuseppe Colonna e di Conversano, Giuseppe Lovascio. Le amministrazioni ne hanno dato anche in questa occasione immediatamente comunicazione al sostituito procuratore della Repubblica del Tribunale d Bari, Baldo Pisani e alla gip, Ilaria Casu cui chiedono di “provvedere con estrema urgenza alla verifica di quanto rinvenuto, al fine di poter prevenire danni ambientali e rischi da potenziale inquinamento”.

Il punto dove è stato effettuato il ritrovamento è stato indicato da ARPA Puglia con la relazione 20 aprile scorso – Valutazioni in merito al posizionamento del piezometro PM4-bis presso l’ex discarica sita in c.da Martucci del Comune di Conversano – che scaturisce dalle attività di approfondimento poste in essere dopo il primo ritrovamento.

Pertanto, lo stesso direttore dei lavori, il geologo Francesco Pezzati, ha ordinato l’immediata sospensione dei lavori e ne ha dato relativa comunicazione informale all’ARPA Puglia e, successivamente, comunicazione ufficiale agli enti interessati.

Alla luce di quanto avvenuto i sindaci Colonna e Lovascio “fermo restando la necessità di procedere al prelievo alle analisi e al monitoraggio delle acque di falda dei tre pozzi individuati”, ribadiscono al Governo regionale “l’assoluta necessità di non prevedere la riapertura delle vasche di servizio e soccorso così come previsto dal Piano regionale dei rifiuti individuando, attraverso il coinvolgimento degli organi competenti, un nuovo sito alternativo”.

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