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Sanità, in Puglia nasce il primo centro di sperimentazione per la diagnosi precoce

Pubblicato da: redazione | Lun, 16 Maggio 2022 - 18:00

È stato firmato oggi l’accordo di collaborazione tra Regione Puglia, Università di Bari e Università di Brescia per la creazione del primo Centro di innovazione in single-molecule digital assay, per lo studio e la sperimentazione delle nuove tecnologie avanzate di rilevamento a singola molecola per la medicina precoce, in grado di rivoluzionare la diagnostica medica.

Si tratta di un passo importante per la sperimentazione scientifica. L’accordo, sottoscritto nel Palazzo della Presidenza Regione Puglia, dal Presidente della Regione Puglia, dagli Assessori regionali alla Sanità e allo Sviluppo economico, dal Rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini, dal Rettore dell’Università di Brescia, Maurizio Tira, sancisce l’inizio di un percorso di studio e ricerca in Puglia rivoluzionario nel campo della medicina precoce.

Il percorso, consentirà di diagnosticare un numero considerevole di patologie sia umane sia del mondo vegetale, dall’analisi di campioni di facile reperimento (es. saliva) per l’individuazione anche di una singola molecola.  L’obiettivo, è quello di fornire ai medici il vantaggio dell’attaccante contro una pletora di malattie progressive, riuscendo ad isolare in uno screening di massa i soggetti che sicuramente sono affetti da una patologia molto prima che i sintomi si palesino. Lo sviluppo di tecnologie abilitanti ad elevatissime prestazioni consentirebbe altresì il controllo di malattie infettive, contrastandone la diffusione, fatto questo di importanza strategica per la salute e il benessere dei cittadini e per la sostenibilità della spesa pubblica.

Fra le patologie che verranno sempre più spesso monitorate e curate grazie a tecnologie abilitanti per la medicina di precisione si annoverano: tumori, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative ed infezioni sia virali che batteriche. Spesso però l’analisi dei marcatori viene effettuata su tessuti o fluidi degli organi interessati, risultando quindi troppo invasiva.  In questo scenario è strategico sviluppare dispositivi e piattaforme che consentano l’analisi di marcatori in modo poco invasivo o del tutto non invasivo, attraverso l’analisi in fluidi biologici periferici, come nel caso del sangue o della saliva. L’interesse della Regione Puglia è quello di ottenere un sistema diagnostico fino ad un milione di volte più preciso degli attuali antigenici salivari arrivando ad eguagliare le performance di un test molecolare, per elevare notevolmente le capacità diagnostiche e, conseguentemente, l’appropriatezza e la tempestività della terapia, massimizzando l’efficacia clinica e riducendo i costi.

“La Regione ha sempre creduto in questo progetto – ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – ringrazio le due Università perché stanno collaborando tra loro e questo è fondamentale anche per il nostro Paese. Puglia e Lombardia lavorano insieme anche in un altro settore, la telemedicina. L’accordo odierno quindi segna l’inizio di una collaborazione di alto profilo tra due regioni molto legate tra loro, con scambi scientifici ed economici che ci auguriamo siano sempre più rilevanti. Abbiamo dato molta importanza a questo processo, siamo curiosi e pieni di speranza. Per questo abbiamo accettato molto volentieri l’invito della professoressa Torsi ad accompagnarla a ricevere il premio, per trasmetterle con la nostra presenza il sostegno al suo progetto anche nella fase di implementazione e, se possibile, non solo migliorare gli scambi di natura scientifica, ma anche continuare l’investimento che la Puglia sta facendo nel settore biomedico” – ha sottolineato specificando le novità riguardanti le università pugliesi.

“Le Università pugliesi – ha evidenziato – stanno aprendo tre nuove facoltà, sono impegnatissime nel MedTec, la facoltà di Lecce che formerà medici che sono anche ingegneri. Abbiamo già una società pugliese del settore biomedico quotata in borsa a New York e, più in generale, ci auguriamo che l’attrattività della ricerca pugliese, ma anche delle strutture sanitarie e universitarie, migliorino la capacità della Puglia di attrarre scienziati e giovani con la vocazione della ricerca. Oggi celebriamo una vita che cammina attraverso gli accordi politici e universitari, e celebriamo anche la figura del ricercatore. Attraverso una figura come Luisa Torsi speriamo di spingere ragazze e ragazzi pugliesi a tornare in Puglia mantenendo legami con gli istituti di ricerca presso i quali sono dislocati. La Wilhelm Exner Medal dà valore alla firma del protocollo e noi continueremo a sostenere questo progetto” – ha concluso Emiliano.

“Oggi tracciamo un ulteriore passo in avanti – ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese – creando le condizioni necessarie perché il mondo della ricerca, in primis, possa con il supporto della Regione, dare vita a un centro all’avanguardia impegnato nella messa a punto di metodi e strumentazioni innovative in ambito sanitario e, specialmente, nella diagnosi precoce e nella cura di patologie non ancora in stadio avanzato, a tutela della salute e del benessere psico fisico del paziente. La Puglia quindi si candida ad essere polo all’avanguardia nazionale e internazionale per sviluppare metodi diagnostici straordinari nell’ambito della medicina di precisione, nel trattamento delle malattie croniche, per esempio, come nelle emergenze pandemiche.  Ringrazio tutti i soggetti coinvolti, in questo ambizioso progetto, per il quale la Regione avrà un ruolo rilevante e di assoluta collaborazione perché la Puglia possa dotarsi, così come stiamo già facendo, di strumentazioni evolute in linea con la nostra strategia, già avviata, per una medicina di qualità, fortemente predittiva e di precisione” – ha concluso.

Di fatto, accelerare la maturità tecnologica della soluzione e semplificare l’usabilità significa accorciare i tempi per il ricorso quotidiano a tale innovativa metodologia, con estese ricadute per la sanità regionale e nazionale. La costituzione del Centro permetterà pertanto di favorire anche il processo di trasferimento tecnologico e di valorizzazione delle conoscenze acquisite, notoriamente riconosciuto come uno dei punti critici del contesto italiano. La collaborazione tra Regione Puglia e i diversi partner scientifici (Università degli Studi di Bari, in particolare Dipartimenti di Chimica, di Farmacia e Scienza del Farmaco e di Fisica e Università degli studi di Brescia, Dipartimento di Ingegneria dell’informazione) consentirà alla nostra regione di ospitare le successive fasi scientifiche per lo sviluppo dei quattro brevetti già depositati. La cabina di regia regionale prevede la partecipazione del Dipartimento dello Sviluppo Economico e del Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere Animale.

Foto repertorio

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