Vaccinarsi contro l’influenza per incrementare la protezione contro l’ictus. È quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Calgary (Canada), pubblicato su The Lancet Public Health.
In particolare, stando a quanto emerso, tra chi si è vaccinato, c’è stata un’incidenza inferiore del 22% del rischio ictus nei sei mesi successivi alla somministrazione rispetto a chi non si è vaccinato. La ricerca, più nello specifico, ha preso in esame le cartelle cliniche di oltre 4 milioni di persone per un periodo di dieci stagioni influenzali ovvero dal 2009 al 2018. Nel corso dello studio sono stati registrati 38.126 eventi di ictus.
L’analisi dei ricercatori ha permesso però di stimare che nei mesi successivi alla vaccinazione antinfluenzale il rischio si riduceva incrementando la protezione che riguardava, nello specifico, tutte le tipologie di ictus. I vantaggi, stando a quanto emerso, sono risultati maggiori negli uomini con il -28% di rischio rispetto alle donne (-17%), “forse – sottolineano nella ricerca – perché gli uomini non vaccinati avevano un rischio basale di ictus significativamente più alto rispetto alle donne non vaccinate”.
“Il vaccino antinfluenzale – sottolinea Michael Hill, autore dello studio – è noto per ridurre il rischio di infarto e ospedalizzazione per le persone con malattie cardiache. Ora sappiamo che ha qualità protettive anche contro l’ictus” – conclude. Parolea cui fanno eco quelle di essalyn Holodinsky, primo firmatario della ricerca secondo il quale “la vaccinazione antinfluenzale potrebbe essere anche valutata tra le strategie di salute pubblica per prevenire l’ictus”.
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