Comune e Amiu puntano sui centri di raccolta fissi e mobili per “avvicinarsi” ai cittadini. Di quelli fissi ne sono in programma ben otto. A cominciare da quello di via Napoli, attualmente ridotto in seguito all’arrivo della Lidl. L’Amiu sta valutando una sede alternativa ma sempre in zona Marconi. Si realizzerà anche quello a Catino, fortemente contestato dai residenti. Sarà necessaria però una variante urbanistica perché una parte dell’area prevista finisce sulla zona vicina alla ferrovia. Quindi il progetto dovrà avere il via libera del Consiglio comunale.
L’amministrazione è poi in attesa di conoscere l’esito dei finanziamenti del Pnrr richiesti per realizzare altre sei strutture nel quartiere Libertà, in corso della Carboneria; a Carrassi in via Luzzatti; a Japigia in via Papalia; nel quartiere di Torre a Mare, in via Morelli e Silvati; al quartiere San Paolo, in via Cacudi e a Carbonara in via Livatino.
“I centro raccolta – commenta l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli – sono davvero importanti e più ce ne sono e meglio è. Rappresentano dei punti di riferimento per i cittadini che abitano nelle zone servite dal porta a porta perché così, in caso di rifiuti in eccesso, possono tranquillamente portare le eccedenze in quei centri. Ma anche nelle altre zone, permettono di smaltire ad esempio gli ingombranti”.
Ad integrare l’attuale sistema ci sono poi i centri mobili, avviati nell’ottobre scorso dove è possibile lasciare dalle 7 e 30 alle 11, oltre alle frazioni differenziate classiche (carta, plastica, metalli, organico ed indumenti usati) anche olii vegetali esausti, pile, piccoli Raee (apparecchiature elettriche ed elettroniche quali i cellulari, le piccole tv, gli accessori dei pc), nonché gli ingombranti, con la regola del limite di 3 pezzi ad utenza. Sono attivi a Palese, San Pio, San Girolamo, Carbonara, San Paolo, Torre a Mare, Santo Spirito e Catino.